ORSARA DI PUGLIA (FG). Domenica 20 gennaio, alle ore 17.30 nell’aula consiliare del Comune di Orsara di Puglia, si terrà una piccola cerimonia in onore del signor Salvatore Cotoia che, proprio quel giorno, compirà 100 anni. Alla cerimonia, oltre al sindaco Tommaso Lecce, agli amministratori comunali e al parroco del paese, saranno presenti familiari e amici del neo centenario. Salvatore Cotoia è nato a Orsara di Puglia il 20 gennaio 1913. La sua non è stata un’infanzia facile. Sua madre, Alfonsina, morì quando lui aveva compiuto da poco il primo anno d’età. La morte della madre lasciò un vuoto incolmabile in Salvatore e negli altri 7 figli (due femmine e cinque maschi) di Giuseppe Cotoia. Fu Rocchina, la più grande, a occuparsi della sorellina e dei fratelli più piccoli. Nato in una famiglia di contadini, Salvatore si è sempre dato da fare lavorando nei campi o come pastore. Ha perduto il padre quando aveva 20 anni e faceva il militare. Il 19 dicembre del 1938, Salvatore sposò Maria Filomena Cericola. Nell’aprile del 1939, e con sua moglie incinta, dovette partire per la Grecia come soldato per la combattere la guerra scatenata da Hitler e dal regime fascista di Mussolini. Mentre era al fronte, nacque il suo primo figlio che lui poté conoscere solo nel 1941, quando ebbe una breve licenza. Finita la guerra, rimase in Grecia con le truppe militari italiane fino all’8 settembre 1943, data dell’armistizio. Salvatore divenne prigioniero dei tedeschi. Da Belgrado, prima destinazione della sua prigionia, fu deportato in Germania assieme a moltissimi suoi compagni. Tornato a casa dopo due anni di prigionia, Salvatore si diede da fare per ottenere dal lavoro quanto era necessario al sostentamento della propria famiglia. Dal matrimonio con Maria Filomena Cericola, sono nati Giuseppe, Alfonsina e Incoronata. Salvatore è rimasto vedovo nel giorno del suo 85° compleanno, il 20 gennaio 1998. Salvatore è un nonno molto premuroso coi nipoti, un anziano assolutamente lucido nel ricordare gli avvenimenti della propria vita e nel ringraziare Dio per la gioia di avere accanto i propri figli, i figli dei suoi figli e da qualche tempo anche i figli dei suoi nipoti. “Quella di domenica – dice il sindaco Tommaso Lecce – sarà una bella occasione per celebrare i valori più profondi della nostra comunità. Vogliamo rendere il giusto omaggio a un uomo che ha lavorato e combattuto per tanti anni, superando sofferenze indescrivibili ed enormi difficoltà. I suoi 100 anni sono una lezione importante, perché costituiscono la testimonianza piena e vissuta di un percorso dentro la storia e i valori della nostra gente”.