Pdl-Lega: Brunetta, Tremonti premier? Vedremo

ROMA. “Non è altro che l'applicazione del federalismo fiscale e del principio dei costi standard già definiti dal governo Berlusconi. Un federalismo fiscale responsabile fa solo bene a tutto il paese”. Così Renato Brunetta in un'intervista a La Stampa ha commentato le condizione dettate dalla Lega nell'accordo con il Pdl.

Sul veto su Berlusconi premier spiega: “Non c'è nessun veto. Si è concordato che Berlusconi è il leader della coalizione. E che in caso (auspicabile) di vittoria, Pdl, Lega e altri partner della coalizione determineranno congiuntamente il nome del leader, naturalmente tenendo conto del risultato delle elezioni e del peso relativo dei partiti. Questo impone la legge elettorale, la Costituzione e la democrazia”.

“Berlusconi ha parlato di Alfano – dice ancora brunetta -. Maroni di Tremonti. Tremonti è un esponente di un altro partito che si è alletao con la Lega, che ha tutto il diritto di fare le proposte che ritiene più opportune. Come ha il diritto Berlusconi, che è il presidente del maggior partito e leader della coalizione. Su Giulio Tremonti, personalmente non esprimo alcun sentimento. Solo il rispetto per gli alleati”.

“Sulla crisi – conclude -, sul ruolo dell'Europa, su questa Europa a trazione tedesca masochista e miope, ho molta più assonanza con Fassina che con Monti. Monti si è fatto trasmettitore della politica sangue sudore e lacrime di Angela Merkel. E questo per me è inaccettabile”.