POTENZA. Il Ministero dello Sviluppo economico, le Regioni Puglia e Basilicata e Invitalia firmeranno l'8 febbraio prossimo, a Roma, l'accordo di programma per rilanciare - con 101 milioni di euro - il distretto del mobile imbottito della Murgia. Il Ministero impegnera' 40 milioni di euro (altri 40 saranno resi disponibili della Regione Puglia e 21 dalla Regione Basilicata).
Un Comitato di coordinamento, con tre componenti, assicurera' ''l'organicita' degli interventi. Centouno milioni per rilanciare il mobile imbottito di Puglia e Basilicata.
“Dopo i tanti nulla di fatto di tutti questi anni finalmente siamo alla chiusura dell’accordo – ha commentato il Presidente della Regione Puglia - la nostra tenacia espressa con grande energia in questi lunghi cinque anni per il rilancio del mobile imbottito alla fine ha centrato l’obiettivo. Il percorso non è stato semplice. Spesso il disagio degli operatori mal si è conciliato con la disattenzione dei governi che si sono succeduti, più volte sollecitati dal sottoscritto. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta, grazie anche al paziente lavoro svolto sempre in condivisione con le forze sociali e sindacali”. L’impegno della Puglia è di 40 milioni di euro da impiegare nella promozione di progetti legati a investimenti produttivi e di ricerca e sviluppo; altri 40 milioni saranno messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico (20 destinati alla promozione di investimenti produttivi e 20 alla promozione di progetti di ricerca e sviluppo); ammontano invece a 21 milioni le risorse impegnate dalla Regione Basilicata. “Abbiamo lavorato proficuamente – ha aggiunto la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico - con le parti sociali e con il ministero. L'accordo predisposto è il frutto del comune impegno delle Regioni del sottosegretariato e delle parti sociali. Ora una nuova fase si apre per un settore martoriato dalla crisi ma ancora intriso di imprese che vogliono investire nel settore e nell'area. Dalla loro iniziativa e dalla voglia di innovazione dipenderà il successo dell’accordo”.
“L’intesa ha molteplici obiettivi – ha spiegato il ministero dello Sviluppo economico in una nota - la salvaguardia e il consolidamento delle imprese murgiane che operano nel settore del mobile imbottito, l’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali, il sostegno - finalizzato al reimpiego - dei lavoratori espulsi dalla filiera produttiva, in una zona pesantemente colpita dalla crisi delle grandi imprese del comparto”. Sarà un Comitato di coordinamento diretto ministero dello Sviluppo economico – si legge ancora nella nota del Mise - ad assicurare l’organicità degli interventi. Tre i componenti dell’organismo gestionale: uno in rappresentanza del ministero dello Sviluppo economico, uno della Regione Puglia, uno della Regione Basilicata. Invitalia invece avrà il compito di fornire il supporto tecnico. Entro 45 giorni dalla stipula dell’accordo, il Comitato definirà - di concerto con Invitalia e i competenti uffici regionali - il Piano attuativo complessivo dell’intervento pubblico sulla base dell’utilizzo ottimale dei vari strumenti agevolativi. Per il 5 febbraio alle 12.30 la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico ha convocato in assessorato le parti sociali, l’Abi e i sindaci dei comuni interessati, per condividere la bozza di accordo che sarà firmata l'8 febbraio a Roma con il sottosegretario De Vincenti.
L'ACCORDO - L’accordo dell’8 febbraio attua l’obiettivo prefissato il 27 luglio, quando la Regione Puglia con il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Basilicata sottoscrissero un’intesa per la costituzione di un gruppo di lavoro, che arrivasse in tempi brevi alla definizione dell’accordo. L’intesa di luglio mise fine ad una situazione che si trascinava da cinque anni senza mai giungere ad alcun esito. Cuore del documento la reindustrializzazione delle aree per dare garanzie di lavoro e di sviluppo concreto.
Un Comitato di coordinamento, con tre componenti, assicurera' ''l'organicita' degli interventi. Centouno milioni per rilanciare il mobile imbottito di Puglia e Basilicata.
“Dopo i tanti nulla di fatto di tutti questi anni finalmente siamo alla chiusura dell’accordo – ha commentato il Presidente della Regione Puglia - la nostra tenacia espressa con grande energia in questi lunghi cinque anni per il rilancio del mobile imbottito alla fine ha centrato l’obiettivo. Il percorso non è stato semplice. Spesso il disagio degli operatori mal si è conciliato con la disattenzione dei governi che si sono succeduti, più volte sollecitati dal sottoscritto. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta, grazie anche al paziente lavoro svolto sempre in condivisione con le forze sociali e sindacali”. L’impegno della Puglia è di 40 milioni di euro da impiegare nella promozione di progetti legati a investimenti produttivi e di ricerca e sviluppo; altri 40 milioni saranno messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico (20 destinati alla promozione di investimenti produttivi e 20 alla promozione di progetti di ricerca e sviluppo); ammontano invece a 21 milioni le risorse impegnate dalla Regione Basilicata. “Abbiamo lavorato proficuamente – ha aggiunto la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico - con le parti sociali e con il ministero. L'accordo predisposto è il frutto del comune impegno delle Regioni del sottosegretariato e delle parti sociali. Ora una nuova fase si apre per un settore martoriato dalla crisi ma ancora intriso di imprese che vogliono investire nel settore e nell'area. Dalla loro iniziativa e dalla voglia di innovazione dipenderà il successo dell’accordo”.
“L’intesa ha molteplici obiettivi – ha spiegato il ministero dello Sviluppo economico in una nota - la salvaguardia e il consolidamento delle imprese murgiane che operano nel settore del mobile imbottito, l’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali, il sostegno - finalizzato al reimpiego - dei lavoratori espulsi dalla filiera produttiva, in una zona pesantemente colpita dalla crisi delle grandi imprese del comparto”. Sarà un Comitato di coordinamento diretto ministero dello Sviluppo economico – si legge ancora nella nota del Mise - ad assicurare l’organicità degli interventi. Tre i componenti dell’organismo gestionale: uno in rappresentanza del ministero dello Sviluppo economico, uno della Regione Puglia, uno della Regione Basilicata. Invitalia invece avrà il compito di fornire il supporto tecnico. Entro 45 giorni dalla stipula dell’accordo, il Comitato definirà - di concerto con Invitalia e i competenti uffici regionali - il Piano attuativo complessivo dell’intervento pubblico sulla base dell’utilizzo ottimale dei vari strumenti agevolativi. Per il 5 febbraio alle 12.30 la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico ha convocato in assessorato le parti sociali, l’Abi e i sindaci dei comuni interessati, per condividere la bozza di accordo che sarà firmata l'8 febbraio a Roma con il sottosegretario De Vincenti.
L'ACCORDO - L’accordo dell’8 febbraio attua l’obiettivo prefissato il 27 luglio, quando la Regione Puglia con il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Basilicata sottoscrissero un’intesa per la costituzione di un gruppo di lavoro, che arrivasse in tempi brevi alla definizione dell’accordo. L’intesa di luglio mise fine ad una situazione che si trascinava da cinque anni senza mai giungere ad alcun esito. Cuore del documento la reindustrializzazione delle aree per dare garanzie di lavoro e di sviluppo concreto.
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