Samantha non c'e più: un'altra vita spezzata dalla stupidità umana

di Dino Marino. Samantha non c’è più, un'altra vita spezzata dalla stupidità degli uomini… Insieme, al dolore ora arriva la rabbia, non si può correre su quel tratto di strada frequentata di giorno da centinaia di studenti e di sera da tanti operatori e visitatori dell’ospedale, chi lo fa è un assassino. Non è il primo pedone che viene investito lì, purtroppo Samantha non attraverserà più viale Due Giugno in quel punto. Ma in quel tratto di strada l’illuminazione è insufficiente ed anche coperta dagli altissimi alberi di pino, le strisce pedonali non si vedono e forse sarebbe giusto mettere un rivelatore di velocità e un limite della stessa che a mio avviso non deve superare i 30Km all’ora. Le cose non succedono mai per caso, l’idiozia di una persona può provocare la morte di un'altra e il vuoto intorno alle persone che gli vogliono bene, ma un Paese civile deve prevenire anche la stupidità degli uomini e non credo che lì in quel tratto così frequentato della nostra città si è fatto il massimo per la sicurezza stradale e non solo. Qualche giorno fa ho scritto un post molto triste su questa vicenda, sono ancora triste e addolorato per Samantha e per Giovanni, che non trova pace che è distrutto che si porterà per tutta la vita negli occhi la dinamica di quel incidente terribile che ha ucciso la ragazza, un pezzo della sua vita e anche della nostra comunità. A molti di voi è piaciuto quel post, più di 100 amici hanno espresso con quel “ mi piace” una solidarietà umana per una vicenda che ci ha colpiti tutti. Ora, però vi chiedo di non fermarci ai mi piace. Costruiamo un comitato Samantha, per valutare se possiamo costituirci parte civile contro l’investitore e che chiede subito al comune: di illuminare la zona; di segnalare le strisce che devono essere visibili anche di notte; di montare i rivelatori di velocità ed imporre il limite massimo di 30km all’ora; montare una guardiola dei vigili urbani per il controllo del traffico. Davanti all’ospedale i vigili urbani si vedono solo per mettere le multe a chi purtroppo per ragioni di salute è costretto ad andare all’interno del nosocomio. Io farò tutto quello che è nelle mie possibilità, sfrutterò il mio ruolo istituzionale, chiederò conto per quello che nonnhanno fatto le amministrazioni comunali e cercherò finanziamenti nuovi per risolvere il problema, però vi prego aiutatemi a costruire questa iniziativa, dimostriamo che c’è una San Severo solidale e più giusta che dalle tragedie trova la forza per cambiare e per offrire una sicurezza in più per tutti. Naturalmente aspetto i vostri suggerimenti, ma vi prego facciamo qualcosa.

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