SAN SEVERO(Fg).
La Giunta regionale, recependo le legittime istanze del Comitato spontaneo dei genitori degli alunni e di molti docenti, il 18 gennaio scorso ha finalmente approvato il Piano di riorganizzazione della rete scolastica di San Severo.
Tra le novità più significative c’è la tanto auspicata aggregazione della scuola primaria “san Giovanni Bosco” con la scuola media “Giovanni Palmieri” in un unico istituto comprensivo.
Adesso rimane da sciogliere il nodo della sede in cui permettere lo svolgimento dell’attività didattica della scuola primaria che attualmente è collocata in via Alfieri. Sarebbe opportuno chiedere alla Giunta provinciale, all’interno della quale vi sono rappresentanti della nostra città , di ottenere in via definitiva l’uso, magari in comodato o con altre forme economicamente vantaggiose per le nostre casse comunali, dei locali di via Alfieri o, in alternativa, di quelli dell’Istituto Tecnico per Geometri “Leon Battista Alberti” situato a due passi da via Alfieri, anche in considerazione della vicinanza alla scuola media.
Se consideriamo i disagi che gli alunni, i genitori ed i docenti della scuola “san Giovanni Bosco” negli ultimi tre anni hanno dovuto subire in conseguenza dell’«improvvisa» inagibilità dell’edificio di via D’Orsi (vecchia sede della scuola) riteniamo che la situazione del neonato istituto comprensivo “san Giovanni Bosco-Giovanni Palmieri” debba essere presa in serio e prioritario riguardo, evitando disagi alle famiglie di quei bambini che da settembre decideranno di iniziare presso codesto Istituto il loro percorso scolastico, dalla prima elementare alla terza media.
Esprimiamo viva soddisfazione per il risultato raggiunto che ha permesso il ripristino di una scuola primaria di eccellente tradizione come la “san Giovanni Bosco” in un’area della città che ne era rimasta sostanzialmente sguarnita a causa dell’accorpamento «fortunatamente temporaneo» in un Istituto comprensivo dislocato in ben sette plessi e con 1.505 alunni!
Riguardo alla vecchia sede di via D’Orsi ci chiediamo se fosse possibile ipotizzare una ristrutturazione dell’edificio, in alternativa, per noi, l’unica via possibile per quell’area è la creazione di un parco, un’area verde attrezzata a disposizione di tutti i cittadini.
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