ANDRANO (LE). Segregata in casa per cinque giorni. È stata questa la sorte per una donna rumena di 50 anni che si è rifiutata di continuare a pagare due connazionali per trovare un lavoro.
La vicenda è avvenuta a Castiglione, una frazione di Andrano, nel Salento. I due le avrebbero promesso un lavoro in cambio di denaro, ma una volta terminati i risparmi, circa 2mila euro, la donna, arrivata in Italia come badante, avrebbero deciso di rinchiuderla in un appartamento, senza nessuna possibilità di contatto col mondo esterno.
Stanca dei soprusi, la donna è però riuscita a mettere sottosopra l’abitazione, a trovare il cellulare sottrattole in precedenza, e a contattare così le forze dell’ordine, mettendo fine a quell’incubo.
I militari dell’Arma dei Carabinieri, della compagnia di Tricase, si sono subito attivati per aiutare la donna, riuscendo a rintracciare l’appartamento indicato loro, a liberarla e a risalire ai rapitori, arrestati ora per truffa e sequestro di persona. Si tratta R.C., connazionale della vittima, e del suo convivente, O.V..
Il magistrato della Procura di Lecce ha ora disposto il trasferimento dei due presso la loro abitazione, agli arresti domiciliari.
Silvia Resta
La vicenda è avvenuta a Castiglione, una frazione di Andrano, nel Salento. I due le avrebbero promesso un lavoro in cambio di denaro, ma una volta terminati i risparmi, circa 2mila euro, la donna, arrivata in Italia come badante, avrebbero deciso di rinchiuderla in un appartamento, senza nessuna possibilità di contatto col mondo esterno.
Stanca dei soprusi, la donna è però riuscita a mettere sottosopra l’abitazione, a trovare il cellulare sottrattole in precedenza, e a contattare così le forze dell’ordine, mettendo fine a quell’incubo.
I militari dell’Arma dei Carabinieri, della compagnia di Tricase, si sono subito attivati per aiutare la donna, riuscendo a rintracciare l’appartamento indicato loro, a liberarla e a risalire ai rapitori, arrestati ora per truffa e sequestro di persona. Si tratta R.C., connazionale della vittima, e del suo convivente, O.V..
Il magistrato della Procura di Lecce ha ora disposto il trasferimento dei due presso la loro abitazione, agli arresti domiciliari.
Silvia Resta
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