Stamattina la Giornata di Mobilitazione Nazionale, indetta da Rete Impresa. Gemmato (FdI): Monti ci restituisce un’Italia in agonia

BARI. “Leggere le cifre e i dati delle aziende che hanno chiuso i battenti nel solo 2012 è un salto nel buio.  In Italia hanno abbassato le saracinesche un’impresa al minuto, più di mille al giorno, centomila di più rispetto al 2011".  Lo dichiara in una nota il Consigliere Comunale ‘Fratelli d’Italia- Centrodestra Nazionale’’ Marcello Gemmato.

"Solo a Bari - continua - sono più di 700 le imprese che hanno spento le luci.  E le prospettive per il 2013 non sono rosee: si parla di consumi ancora in calo e di pressione fiscale che salirà ancora. Parliamo di un’Italia tutta da rifondare, perchè di questo si tratta quando un Paese presenta il reddito pro capite pari a quello di 27 anni fa.  Il governo Monti ha mostrato tutti i suoi limiti e la sua pessima attività di Governo.

Un buon governo dovrebbe avere quale primo e irrinunciabile obiettivo quello della crescita. Chi governa dovrebbe capire che continuare ad alzare le tasse significa andare a tassare la povertà, quando, invece, quello che occorre è creare ricchezza e, semmai, andare poi a tassare quella!

Oggi non solo i titolari di imprese fallite dovrebbero mostrare la propria indignazione, nella Giornata di Mobilitazione Nazionale dell’impresa, dinanzi a una politica che si è mostrata sorda, ma tutti i rappresentanti della società civile.

E il diktat della nuova politica dovrà essere chiaro: meno sprechi, vendita delle società statali reputate non strategiche,  tassazione dei capitali nascosti degli evasori italiani nelle banche straniere, premi per le aziende che non de-localizzano la produzione dove i costi della manodopera potrebbero essere vantaggiosi, per esempio con la riduzione del cuneo fiscale per chi assume, specie se si tratta di realtà aziendali medio-piccole.

Oggi io sono con quei commercianti che consegneranno le chiavi della loro impresa alla ‘politica’ come segno di richiesta di maggiore attenzione. Non si tratta solo di esprimere solidarietà alla categoria, si tratta di avere a cuore il nostro futuro.

Oggi siamo tutti dei commercianti con la lampadina spenta!”, conclude Gemmato.

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