TARANTO. “Dove ci dirige la nostra classe non dirigente di centrosinistra? Non è dato saperlo!
Di volta in volta, rigorosamente a ‘giochi fatti’, ci viene comunicato quale sarà il futuro di questo Territorio imponendo a tutti di contribuire alle scelte". A riferirlo in una nota il consigliere regionale del Pdl Arnaldo Sala.
"Sono anni - prosegue Sala - che lamento quell’assenza di concertazione e condivisione nella fase decisionale che caratterizza, a tutti i livelli amministrativi, il centrosinistra locale. Un atteggiamento che non riguarda solo l’opposizione politico-amministrativa, cosa già molto grave, ma tutti gli attori economici e sociali del Territorio: associazioni di categoria, sindacati e associazionismo.
È accaduto per l’annosa vicenda del nuovo ospedale che, in occasione di ogni campagna elettorale, gli amministratori regionali ripropongono: prima con il San Raffaele di Milano, decisione calata da Bari senza nessun tipo di concertazione (suscitando così l’ira persino della CGIL Sanità) poi, sempre in campagna elettorale, ci ritroviamo al ‘cospetto’ del San Cataldo.
Ovviamente mai è stata convocata una conferenza di servizi generale su una infrastruttura che inciderà significativamente sullo sviluppo urbanistico e sanitario della città e della provincia. L’unica cosa certa a tutt’oggi è l’assoluta carenza di servizi medico-chirurgici essenziali per il nostro Territorio, succube delle più gravi patologie oncologiche, ovvero: la chirurgia toracica, la pneumologia e la chirurgia estetico-ricostruttiva!
Non è da meno l’amministrazione comunale di Taranto, che il Sindaco Ippazio Stefàno continua a gestire nel suo dorato isolamento, unico caso in Italia di Primo cittadino che, a nove mesi dalle elezioni, non abbia nominato la Giunta. Un altro triste primato che mortifica Taranto facendole guadagnare le prime pagine dei giornali nazionali.
Leggo che ora Palazzo di Città vorrebbe mettere mano, dopo ‘soli’ cinque anni di amministrazione, al Piano Regolatore della città, e purtroppo non è difficile immaginare che trattasi di un altro ‘proclama elettorale’ della sinistra…
Siamo in un periodo fondamentale per il futuro della nostra Città, sia per l’economia che per l’assetto del territorio. Auspico che, sulle scelte destinate ad incidere per i prossimi lustri, si sviluppi un confronto cui partecipino tutti gli amministratori, le associazioni professionali e i sindacati.
Auspico soprattutto che venga coinvolto quell’associazionismo, la più autentica e diretta forma rappresentativa dei cittadini, che, in base al principio di sussidiarietà recepito nell’Ordinamento, deve essere coinvolto in tutti i processi decisionali”, conclude Sala.
Di volta in volta, rigorosamente a ‘giochi fatti’, ci viene comunicato quale sarà il futuro di questo Territorio imponendo a tutti di contribuire alle scelte". A riferirlo in una nota il consigliere regionale del Pdl Arnaldo Sala.
"Sono anni - prosegue Sala - che lamento quell’assenza di concertazione e condivisione nella fase decisionale che caratterizza, a tutti i livelli amministrativi, il centrosinistra locale. Un atteggiamento che non riguarda solo l’opposizione politico-amministrativa, cosa già molto grave, ma tutti gli attori economici e sociali del Territorio: associazioni di categoria, sindacati e associazionismo.
È accaduto per l’annosa vicenda del nuovo ospedale che, in occasione di ogni campagna elettorale, gli amministratori regionali ripropongono: prima con il San Raffaele di Milano, decisione calata da Bari senza nessun tipo di concertazione (suscitando così l’ira persino della CGIL Sanità) poi, sempre in campagna elettorale, ci ritroviamo al ‘cospetto’ del San Cataldo.
Ovviamente mai è stata convocata una conferenza di servizi generale su una infrastruttura che inciderà significativamente sullo sviluppo urbanistico e sanitario della città e della provincia. L’unica cosa certa a tutt’oggi è l’assoluta carenza di servizi medico-chirurgici essenziali per il nostro Territorio, succube delle più gravi patologie oncologiche, ovvero: la chirurgia toracica, la pneumologia e la chirurgia estetico-ricostruttiva!
Non è da meno l’amministrazione comunale di Taranto, che il Sindaco Ippazio Stefàno continua a gestire nel suo dorato isolamento, unico caso in Italia di Primo cittadino che, a nove mesi dalle elezioni, non abbia nominato la Giunta. Un altro triste primato che mortifica Taranto facendole guadagnare le prime pagine dei giornali nazionali.
Leggo che ora Palazzo di Città vorrebbe mettere mano, dopo ‘soli’ cinque anni di amministrazione, al Piano Regolatore della città, e purtroppo non è difficile immaginare che trattasi di un altro ‘proclama elettorale’ della sinistra…
Siamo in un periodo fondamentale per il futuro della nostra Città, sia per l’economia che per l’assetto del territorio. Auspico che, sulle scelte destinate ad incidere per i prossimi lustri, si sviluppi un confronto cui partecipino tutti gli amministratori, le associazioni professionali e i sindacati.
Auspico soprattutto che venga coinvolto quell’associazionismo, la più autentica e diretta forma rappresentativa dei cittadini, che, in base al principio di sussidiarietà recepito nell’Ordinamento, deve essere coinvolto in tutti i processi decisionali”, conclude Sala.