TRANI (BT). Sono trascorsi oltre dieci mesi da quando la Giunta comunale di Trani, guidata dal sindaco Tarantini, votò a favore della transazione con gli eredi Guastamacchia, nella controversia legale in corso tra questi ultimi ed il Comune di Trani.
Come ben noto, tale decisione lasciò sgomenti i residenti del quartiere Stadio, i quali avevano espresso in modo inequivocabile, attraverso una raccolta di firme, la propria volontà che l’area verde di Villa Guastamacchia divenisse un giardino attrezzato ad uso e consumo della cittadinanza.
La Giunta Tarantini, invece, preferì adottare una soluzione tanto impopolare quanto di dubbia convenienza economica, volta a produrre un introito per le casse cittadine di soli 300.000 euro a fronte di un potenziale profitto ben più rilevante per gli acquirenti, ai quali potrebbe essere concesso di edificare su quella area un intero palazzo.
A distanza di oltre 10 mesi torniamo a chiedere all’attuale Amministrazione comunale di prendere posizione sulla vicenda, annullando la delibera della precedente Giunta ed effettuando il primo passo verso la realizzazione di un giardino pubblico.
Fondamentale, inoltre, sarà l’impegno della stessa Amministrazione a dare seguito alla richiesta rivolta nel novembre 2011 da Legambiente Trani alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bari, di apposizione di vincolo su villa Guastamacchia, in modo tale da tutelare l’unico polmone verde del quartiere Stadio ed inibire l’interesse di chicchessia ad edificare. Riteniamo che questa sia l’unica strada percorribile per porre fine a questa controversa vicenda.
Come ben noto, tale decisione lasciò sgomenti i residenti del quartiere Stadio, i quali avevano espresso in modo inequivocabile, attraverso una raccolta di firme, la propria volontà che l’area verde di Villa Guastamacchia divenisse un giardino attrezzato ad uso e consumo della cittadinanza.
La Giunta Tarantini, invece, preferì adottare una soluzione tanto impopolare quanto di dubbia convenienza economica, volta a produrre un introito per le casse cittadine di soli 300.000 euro a fronte di un potenziale profitto ben più rilevante per gli acquirenti, ai quali potrebbe essere concesso di edificare su quella area un intero palazzo.
A distanza di oltre 10 mesi torniamo a chiedere all’attuale Amministrazione comunale di prendere posizione sulla vicenda, annullando la delibera della precedente Giunta ed effettuando il primo passo verso la realizzazione di un giardino pubblico.
Fondamentale, inoltre, sarà l’impegno della stessa Amministrazione a dare seguito alla richiesta rivolta nel novembre 2011 da Legambiente Trani alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bari, di apposizione di vincolo su villa Guastamacchia, in modo tale da tutelare l’unico polmone verde del quartiere Stadio ed inibire l’interesse di chicchessia ad edificare. Riteniamo che questa sia l’unica strada percorribile per porre fine a questa controversa vicenda.