Una stele per una Bari sempre più armena

Nicola Zuccaro. Una stele (katchhktar) per unire Bari all'Armenia. Dalla mattinata di Venerdì 11 Gennaio 2013 il monumento ubicato a ridosso della Casa del portuale Nazario Sauro e all'ombra della Basilica di San Nicola rafforza il legame del capoluogo pugliese con l'Armenia.

A cavallo del primo ventennio del '900, Bari accolse gli armeni scampati dal genocidio. Quest'ultimo elemento di ordine storico è stato al centro dell'intervento di Michele Emiliano. Il Sindaco di Bari ha sottolineato la fraternità armena che coinvolge l'intera cittadinanza barese che sin dal secolo scorso ha condiviso il dolore e la sofferenza di questo popolo.

Per il primo cittadino, lo Stato italiano dovrà attuare, come già fatto in Francia, un provvedimento che tuteli gli armeni dal genocidio anche in virtù delle qualità espresse sia in campo artistico che sportivo.

La stele, disegnata dall'architetto Ashot Grigorian, trova casa dopo 10 anni di attesa e con la benedizione dei rappresentanti della chiesa armeno ortodossa di Roma e di Milano da oggi ha trovato definitivamente casa.

Diviene così un punto di riferimento per la comunità armena di Bari nella città di San Nicola quale simbolo dell'unità nazionale e religiosa. E' quanto rilevato da Rupen Timurian rappresentante degli armeni di Bari e da Padre Lorenzo Lorusso, priore della Basilica di San Nicola.

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