Al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi Stefania Rocca e Daniele Russo con "Ricorda con rabbia"


BRINDISI. Continuano gli eventi di cultura e spettacolo nella città di Brindisi: sarà in scena con un doppio appuntamento, venerdì 15 e sabato 16 febbraio a partire dalle ore 20:30, al Nuovo Teatro Verdi, la pièce "Ricorda con rabbia".

Era primavera del 1956, quando al Royal Court Theatre di Londra esordiva sul palcoscenico Look back in Anger (Ricorda con Rabbia) di John Osborne, commedia dura che diventò presto manifesto degli Angry Young Men, un movimento di giovani delusi dalla realtà e privi di vere prospettive che prese piede in Inghilterra fra gli anni Cinquanta e Sessanta.

Dopo quasi sessant’anni il regista Luciano Melchionna rimette in scena il testo chiedendosi cosa sia cambiato da quel lontano 1956: difficile dirlo. Una cosa però è certa: "Per ora la risposta è ancora la rabbia". Sono ancora arrabbiati i giovani, delusi, aggrappati a percorsi senza uscita, per questo Ricorda con rabbia vibra di bruciante attualità e fa ancora male il linguaggio duro, il disincanto, la frustrazione, l’impotenza che si agitano negli animi dei protagonisti. Jimmy Porter, un giovane intellettuale di estrazione proletaria, la sua (apparentemente) impassibile moglie borghese, Alison, e la sua altezzosa migliore amica Helena Charles sono i tre lembi spigolosi che Cliff, un bonario e tiepido pensionante gallese, cerca di ammorbidire. I due sposi hanno i volti di due attori di grande forza e irruenza, come Stefania Rocca (amata attrice cinematografica - ricordiamo La bestia nel cuore di Cristina Comencini - e televisiva, protagonista della prima serie della fiction targata Rai Tutti pazzi per amore, ma anche apprezzata interprete teatrale, è stata Irma la dolce per la regia di Jérôme Savary e ha partecipato allo spettacolo Le Polygraphe diretta da Robert Lepage) e Daniele Russo, che a Brindisi abbiamo applaudito la scorsa stagione ne La Ciociara al fianco di Donatella Finocchiaro. Jimmy è un “uomo contro” che sfoga la sua rabbia, è contro anche le campane che irrompono nella discussione, è contro la moglie - proveniente da una quieta borghesia - e interpreta un malessere diffuso di larghe fasce sociali: giovani che avevano studiato, coltivato ambizioni e si trovavano ora a venire a patti con un’Inghilterra in crisi economica e d’identità. Lo spettatore assiste allo spettacolo e si chiede quanto quel senso di inquietudine, di smarrimento e di solitudine attraversi anche il nostro tempo in un territorio di striminziti orizzonti.

"Ricorda con rabbia" ha dichiarato il regista "è la tragedia di una solitudine individuale che si fa collettiva nell’incomunicabilità pressoché totale di generazioni ormai prive di slancio e di riferimenti culturali forti cui aggrapparsi. Il guadagno ormai fagocita e immola a se stesso la creatività, gli stimoli e le potenzialità umane. L’uomo contro non sa più in cosa credere e si attorciglia su se stesso. L’ansia per una società più giusta si riaffaccia violentemente in quest’epoca così sciatta nel sentire, così incapace di empatia, così prossima al collasso".


Daniele Martini

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