BARI. Il coordinamento istituzionale dell’Ambito Territoriale di Bari, presieduto dall’assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio e riunitosi lo scorso 30 gennaio presso l’Ufficio di Piano di Zona alla presenza dei rappresentanti della ASL di Bari, della Provincia di Bari e dell’Assessorato alle Politiche Educative del Comune di Bari, ha approvato all’unanimità la riarticolazione della programmazione del Piano Sociale di Zona 2010-2013.
Gli incontri con le organizzazioni sindacali e con il partenariato economico e sociale hanno rappresentato tappe propedeutiche per la condivisione dei contenuti della nuova programmazione che hanno portato poi alla ratifica della stessa da parte del coordinamento istituzionale.
Il Piano sociale di Zona rappresenta infatti il principale strumento di pianificazione e programmazione delle politiche sociali cittadine e di costruzione del sistema integrato di interventi e sevizi sociali. Per questa ragione l’Assessorato comunale al Welfare ha inteso qualificare al meglio il percorso di condivisione del documento per il nuovo periodo di programmazione, al fine di favorire il confronto e la verifica sulla sua effettiva attuazione.
La Regione Puglia, con la proroga del secondo triennio di programmazione sociale dei Piani di Zona al 31.12.2013, ha indicato come priorità d’intervento la continuità degli interventi essenziali già individuati quali obiettivi di servizio, l’attuazione degli interventi indifferibili, l’integrazione scolastica, la crescita qualitativa e l’ampliamento dell’offerta dei servizi per il contrasto all’abuso e al maltrattamento di donne e minori vittime di violenza, il supporto alle misure di contrasto alle nuove povertà e la copertura delle rette di ricovero in strutture residenziali e semiresidenziali per persone disabili e disabili gravi.
L’Ambito di Bari quindi, seguendo i criteri stabiliti come priorità di intervento, ha incrementato la programmazione del Piano Sociale di Zona per 59,2 milioni di euro, passando da un ammontare iniziale di 172,1 per il triennio 2010-2012 ad un valore pari a 231,3 milioni di euro considerando la proroga al 2013.
Il Comune di Bari peraltro contribuisce con risorse proprie in modo prevalente alla copertura dei servizi programmati: per l’anno 2013 prevede un fabbisogno pari a 27,8 milioni di euro (che rappresenta circa il 47% dell’intera programmazione sociale su base annuale) pur con le difficoltà connesse alla riduzione dei fondi trasferiti dallo Stato e dalla Regione. Le risorse, infatti, risultano sempre più scarse, e comunque inferiori al reale fabbisogno del nostro territorio, che deve fronteggiare fenomeni di emergenza umanitaria derivante dalla presenza continua di numerosi immigrati e minori stranieri non accompagnati. In questo quadro lo sforzo richiesto in termini finanziari si deve necessariamente coniugare con una maggiore attenzione all’efficacia e all’efficienza dei diversi servizi erogati.
I principali interventi finanziati nel 2013 sono rappresentati dal ricovero di anziani e disabili presso le strutture di R.S.A. e R.S.S.A. per un ammontare programmato pari a 11,9 milioni di euro (la cui maggior quota di cofinanziamento è coperta dalla ASL), dall’inserimento di minori italiani presso le comunità educative per circa 5,5 milioni di euro, quasi esclusivamente a carico del civico bilancio, così come gli asili nido (4,3 milioni di euro) e gli altri interventi indifferibili relativi ai minori stranieri non accompagnati (MSNA) per circa 4,0 milioni di euro. Seguono per consistenza di spesa gli interventi relativi ai centri diurni per minori (3,5 milioni di euro) e per disabili (2,3 milioni di euro).
Sul fronte dell’integrazione socio-sanitaria è doveroso sottolineare l’intento di rafforzare con la ASL tale percorso intrapreso e si prevede una spesa per assistenza domiciliare integrata (A.D.I.) disabili pari a circa 3,2 milioni di euro e per A.D.I. anziani pari a circa 1,1 milioni di euro.
Sempre nel corso del 2013 saranno inoltre previsti dei voucher relativi ai “Buoni servizio di conciliazione per l’infanzia e l’adolescenza” con uno stanziamento di risorse regionali pari a circa 1,4 milioni di euro e l’assistenza indiretta personalizzata (A.I.P.) che consiste in un contributo economico onnicomprensivo destinato alla realizzazione dei “progetti per la vita indipendente” e che sarà erogato in favore del nucleo familiare che assicura assistenza continuativa a congiunti che si trovano in condizioni di non autosufficienza gravissima.
Appare dunque di tutta evidenza che la Città di Bari rafforza un percorso amministrativo importante, sviluppando significative capacità professionali per anticipare le priorità e leggere le effettive esigenze dei cittadini, coniugando il governo condiviso con il mondo del lavoro e del volontariato.
Per ulteriori informazioni e per consultare i documenti http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/novitaPortale/notizie?idn=8141
Gli incontri con le organizzazioni sindacali e con il partenariato economico e sociale hanno rappresentato tappe propedeutiche per la condivisione dei contenuti della nuova programmazione che hanno portato poi alla ratifica della stessa da parte del coordinamento istituzionale.
Il Piano sociale di Zona rappresenta infatti il principale strumento di pianificazione e programmazione delle politiche sociali cittadine e di costruzione del sistema integrato di interventi e sevizi sociali. Per questa ragione l’Assessorato comunale al Welfare ha inteso qualificare al meglio il percorso di condivisione del documento per il nuovo periodo di programmazione, al fine di favorire il confronto e la verifica sulla sua effettiva attuazione.
La Regione Puglia, con la proroga del secondo triennio di programmazione sociale dei Piani di Zona al 31.12.2013, ha indicato come priorità d’intervento la continuità degli interventi essenziali già individuati quali obiettivi di servizio, l’attuazione degli interventi indifferibili, l’integrazione scolastica, la crescita qualitativa e l’ampliamento dell’offerta dei servizi per il contrasto all’abuso e al maltrattamento di donne e minori vittime di violenza, il supporto alle misure di contrasto alle nuove povertà e la copertura delle rette di ricovero in strutture residenziali e semiresidenziali per persone disabili e disabili gravi.
L’Ambito di Bari quindi, seguendo i criteri stabiliti come priorità di intervento, ha incrementato la programmazione del Piano Sociale di Zona per 59,2 milioni di euro, passando da un ammontare iniziale di 172,1 per il triennio 2010-2012 ad un valore pari a 231,3 milioni di euro considerando la proroga al 2013.
Il Comune di Bari peraltro contribuisce con risorse proprie in modo prevalente alla copertura dei servizi programmati: per l’anno 2013 prevede un fabbisogno pari a 27,8 milioni di euro (che rappresenta circa il 47% dell’intera programmazione sociale su base annuale) pur con le difficoltà connesse alla riduzione dei fondi trasferiti dallo Stato e dalla Regione. Le risorse, infatti, risultano sempre più scarse, e comunque inferiori al reale fabbisogno del nostro territorio, che deve fronteggiare fenomeni di emergenza umanitaria derivante dalla presenza continua di numerosi immigrati e minori stranieri non accompagnati. In questo quadro lo sforzo richiesto in termini finanziari si deve necessariamente coniugare con una maggiore attenzione all’efficacia e all’efficienza dei diversi servizi erogati.
I principali interventi finanziati nel 2013 sono rappresentati dal ricovero di anziani e disabili presso le strutture di R.S.A. e R.S.S.A. per un ammontare programmato pari a 11,9 milioni di euro (la cui maggior quota di cofinanziamento è coperta dalla ASL), dall’inserimento di minori italiani presso le comunità educative per circa 5,5 milioni di euro, quasi esclusivamente a carico del civico bilancio, così come gli asili nido (4,3 milioni di euro) e gli altri interventi indifferibili relativi ai minori stranieri non accompagnati (MSNA) per circa 4,0 milioni di euro. Seguono per consistenza di spesa gli interventi relativi ai centri diurni per minori (3,5 milioni di euro) e per disabili (2,3 milioni di euro).
Sul fronte dell’integrazione socio-sanitaria è doveroso sottolineare l’intento di rafforzare con la ASL tale percorso intrapreso e si prevede una spesa per assistenza domiciliare integrata (A.D.I.) disabili pari a circa 3,2 milioni di euro e per A.D.I. anziani pari a circa 1,1 milioni di euro.
Sempre nel corso del 2013 saranno inoltre previsti dei voucher relativi ai “Buoni servizio di conciliazione per l’infanzia e l’adolescenza” con uno stanziamento di risorse regionali pari a circa 1,4 milioni di euro e l’assistenza indiretta personalizzata (A.I.P.) che consiste in un contributo economico onnicomprensivo destinato alla realizzazione dei “progetti per la vita indipendente” e che sarà erogato in favore del nucleo familiare che assicura assistenza continuativa a congiunti che si trovano in condizioni di non autosufficienza gravissima.
Appare dunque di tutta evidenza che la Città di Bari rafforza un percorso amministrativo importante, sviluppando significative capacità professionali per anticipare le priorità e leggere le effettive esigenze dei cittadini, coniugando il governo condiviso con il mondo del lavoro e del volontariato.
Per ulteriori informazioni e per consultare i documenti http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/novitaPortale/notizie?idn=8141