CITTA' DEL VATICANO - Decine di migliaia di fedeli si stanno riunendo in Piazza San Pietro in attesa dell'Angelus di Benedetto XVI, il penultimo del pontificato prima del ritiro annunciato dal Papa per il 28 febbraio.
Il Papa ha invitato a "non strumentalizzare Dio per i propri fini, dando più importanza al successo e ai beni materiali". "Il tentatore è subdolo - ha detto all'Angelus -: non spinge direttamente verso il male, ma verso un falso bene, facendo credere che le vere realtà sono il potere e ciò che soddisfa i bisogni primari".
"In questo modo, Dio diventa secondario, si riduce a un mezzo, in definitiva diventa irreale, non conta più, svanisce", ha proseguito Benedetto XVI. "In ultima analisi, nelle tentazioni è in gioco la fede, perché è in gioco Dio", ha aggiunto con riferimento ai brani evangelici odierni sulle tentazioni di Gesù nel deserto.
"Nei momenti decisivi della vita, ma, a ben vedere, in ogni momento, siamo di fronte a un bivio: vogliamo seguire l'io o Dio? L'interesse individuale oppure il vero Bene, ciò che realmente è bene?".
Secondo il Papa non bisogna "avere paura" di affrontare "il combattimento contro lo spirito del male": "l'importante è che lo facciamo con Cristo, il Vincitore", ha detto il Papa all'Angelus, invitando a rivolgersi "alla Madre, Maria". "Invochiamola con fiducia filiale nell'ora della prova - ha aggiunto -, e lei ci farà sentire la potente presenza del suo Figlio divino, per respingere le tentazioni con la Parola di Cristo, e così rimettere Dio al centro della nostra vita".
Il Papa ha invitato a "non strumentalizzare Dio per i propri fini, dando più importanza al successo e ai beni materiali". "Il tentatore è subdolo - ha detto all'Angelus -: non spinge direttamente verso il male, ma verso un falso bene, facendo credere che le vere realtà sono il potere e ciò che soddisfa i bisogni primari".
"In questo modo, Dio diventa secondario, si riduce a un mezzo, in definitiva diventa irreale, non conta più, svanisce", ha proseguito Benedetto XVI. "In ultima analisi, nelle tentazioni è in gioco la fede, perché è in gioco Dio", ha aggiunto con riferimento ai brani evangelici odierni sulle tentazioni di Gesù nel deserto.
"Nei momenti decisivi della vita, ma, a ben vedere, in ogni momento, siamo di fronte a un bivio: vogliamo seguire l'io o Dio? L'interesse individuale oppure il vero Bene, ciò che realmente è bene?".
Secondo il Papa non bisogna "avere paura" di affrontare "il combattimento contro lo spirito del male": "l'importante è che lo facciamo con Cristo, il Vincitore", ha detto il Papa all'Angelus, invitando a rivolgersi "alla Madre, Maria". "Invochiamola con fiducia filiale nell'ora della prova - ha aggiunto -, e lei ci farà sentire la potente presenza del suo Figlio divino, per respingere le tentazioni con la Parola di Cristo, e così rimettere Dio al centro della nostra vita".
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