Berlusconi, cittadini non sentono più Stato amico


ROMA. "Noi abbiamo sentito che con il fatto della tassa sulla casa si sia verificato un atteggiamento dello Stato sentito non più come Stato che ti protegge, che è il dovere fondamentale dello Stato. Ricordiamoci che le imposte non sono un dovere che si deve per norma divina, le imposte sono solo un corrispettivo che ogni cittadino è tenuto a pagare allo Stato in cambio dei servizi, quindi anche della protezione, Invece si è diffuso un sentimento verso lo Stato di paura, uno stato non amico ma ostile o addirittura nemico". Così il Presidente del PDL Silvio Berlusconi così ai microfoni di RTL 102.5 durante l’intervista di stamattina nella trasmissione “Non Stop News”.

"Quindi siamo determinati non soltanto ad abolire l’IMU per il futuro, ma anche a compiere un gesto simbolico di riappacificazione tra cittadini e Stato, un gesto inusuale di uno Stato che si accorge di aver imposto ai suoi cittadini una tassa non solo dannosa, ma anche ingiusta e abbiamo deciso di deliberare nel primo Consiglio dei Ministri addirittura la restituzione di quanto pagato nel 2012 dai proprietari di case allo Stato. Abbiamo poi ritenuto che bisognasse entrare fortemente dentro i sistemi di funzionamento di Equitalia e ieri a Torino ho presentato questa nostra decisione che si compone di 8 punti che riguardano le procedure di Equitalia nei confronti dei contribuenti: stop ai pignoramenti sulla prima casa che è sacra e non si può toccare. Lo Stato pretende non soltanto le imposte ma anche gli oneri aggiuntivi, che sono addirittura dell’8% in certi casi, pretende degli interessi e delle multe e noi riteniamo che in periodi di gravi crisi come questo lo Stato non debba rinunciare alle imposte dovute ma deve rinunciare ad interessi ed oneri aggiuntivi. Bisogna stabilire, soprattutto per le PMI, una moratoria a 12 mesi, sono interventi doverosi che daranno sollievo".

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