Berlusconi, in tv? Solo con Bersani. Poi si trova accordo su La7

L'ex premier Sivio Berlusconi non farà confronti in tv con al altri candidati al di fuori di Bersani
ROMA. Berlusconi, Bersani e Monti saranno ospiti, in interviste separate, domani sera dello speciale del Tg La7 dedicato alle elezioni e condotto da Enrico Mentana, in onda in prima serata su La7. Sì a un confronto tv tra i candidati alle elezioni, ma solo tra "gli unici due che hanno possibilità di vincere" e cioé Bersani e Berlusconi. Lo ha detto il presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, commentando in una intervista a Rtl la richiesta di Mario Monti di un confronto televisivo.

"Un confronto tv - ha aggiunto l'ex premier - l'ho sempre accettato con chiunque, tanto è vero che talvolta ho avuto addirittura sei contraddittori. In questo caso però avrebbe senso che vadano solo gli unici due che hanno possibilità di vincere". Berlusconi ha ribadito che a suo avviso "Monti è disperato perché molto probabilmente non raggiungerà il 10% dei voti e quindi resterà fuori dal Parlamento lui, Casini e Fini". Circa, poi, la promessa fatta ieri, di ubriacarsi nel caso di un'esclusione dei centristi dal Parlamento, Berlusconi ha precisato: "Nella vita non mi sono mai ubriacato, questa sarebbe la prima ed ultima volta".

Beppe Grillo secondo il Cav "é un fenomeno da baraccone" che però "sottrae voti ai moderati e fa vincere la sinistra". Berlusconi ha ammesso la bravura di Grillo nei comizi: "E' un istrione abituato al grande pubblico, é un professionista, con un copione ben preparato". Tuttavia, Berlusconi ha espresso la propria preoccupazione rispetto alla concorrenza di Grillo: "Vedo in lui un pericolo che sottrae voti ai moderati e fa vincere la sinistra. In Italia i voti si sono sempre distribuiti così: un terzo alla sinistra e due terzi ai moderati; questi hanno sempre vinto tranne i casi in cui si sono presentati divisi". E ai moderati tolgono i voti anche Monti e i centristi: "Gli eventuali voti - ha spiegato - dati a Monti o Casini sono voti dati alla sinistra, e allora è meglio votare l'originale; oppure sono voti tolti a noi impedendoci la vittoria, ma non credo che avverrà".

Secondo Berlusconi, inoltre, "abbiamo sentito che con il fatto della tassa sulla casa si sia verificato un atteggiamento dello Stato sentito non più come Stato che ti protegge, che è il dovere fondamentale dello Stato. Ricordiamoci che le imposte non sono un dovere che si deve per norma divina, le imposte sono solo un corrispettivo che ogni cittadino è tenuto a pagare allo Stato in cambio dei servizi, quindi anche della protezione, Invece si è diffuso un sentimento verso lo Stato di paura, uno stato non amico ma ostile o addirittura nemico".

"Quindi siamo determinati - sottolinea ancora Berlusconi - non soltanto ad abolire l’IMU per il futuro, ma anche a compiere un gesto simbolico di riappacificazione tra cittadini e Stato, un gesto inusuale di uno Stato che si accorge di aver imposto ai suoi cittadini una tassa non solo dannosa, ma anche ingiusta e abbiamo deciso di deliberare nel primo Consiglio dei Ministri addirittura la restituzione di quanto pagato nel 2012 dai proprietari di case allo Stato. Abbiamo poi ritenuto che bisognasse entrare fortemente dentro i sistemi di funzionamento di Equitalia e ieri a Torino ho presentato questa nostra decisione che si compone di 8 punti che riguardano le procedure di Equitalia nei confronti dei contribuenti: stop ai pignoramenti sulla prima casa che è sacra e non si può toccare. Lo Stato pretende non soltanto le imposte ma anche gli oneri aggiuntivi, che sono addirittura dell’8% in certi casi, pretende degli interessi e delle multe e noi riteniamo che in periodi di gravi crisi come questo lo Stato non debba rinunciare alle imposte dovute ma deve rinunciare ad interessi ed oneri aggiuntivi. Bisogna stabilire, soprattutto per le PMI, una moratoria a 12 mesi, sono interventi doverosi che daranno sollievo".

BERSANI: SFIDA SOLO A 6 - "Finiamola con questo balletto.Io dico che se lo facciamo,lo facciamo tutti quanti". Così Pier Luigi Bersani a Gioia Tauro. "Non saprei cosa rispondere - ha detto - a Ingroia, Grillo o Giannino se mi chiedessero perché loro al confronto non ci sono. Sono disponibile a fare il confronto ma non così. Noi - ha proseguito il leader PD - saremo sempre aperti a una discussione per l'Italia. Se gli altri hanno pregiudizi o preclusioni e mettono altro prima dell'Italia, sono problemi loro". Intanto Silvio Berlusconi non sarà domani sera a Otto e Mezzo su La 7 per la prevista intervista con Lilli Gruber e il confronto con Marco Travaglio. Il presidente del Pdl Silvio Berlusconi, si legge sulla nota de La 7, "ha disdetto oggi pomeriggio la prevista partecipazione alla puntata di domani, martedì 19 febbraio, dove si sarebbe confrontato con Lilli Gruber e Marco Travaglio". Per l'ultima settimana di campagna elettorale Otto e mezzo, in onda su La7 alle 20,30, ospiterà ogni puntata uno dei leader delle coalizioni in campo: ospite di Lilli Gruber questa sera sarà Antonio Ingroia. Mercoledì 20 sarà poi la volta del presidente del Consiglio Mario Monti, giovedì 21 di Oscar Giannino e venerdì 22 di Pierluigi Bersani.

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