Francesco Brescia – In quattro giorni di vista alla Borsa Internazionale del Turismo (14/17 febbraio 2013 – Rho-Fiera Milano) ritengo siano due gli elementi che, dal punto di vista turistico-culturale, debbano essere sottolineati con attenzione e attuando riflessioni serie.
Il primo dato riguarda la nostra Puglia (gira e rigira per stand e padiglioni, ma poi ci si ritrovava sempre “a casa”, in quello della nostra Regione): l'Agenzia PugliaPromozione, l'Assessorato regionale al Turismo e tutti gli indicatori relativi al 2012 segnano sì una flessione causata dalla difficoltosa situazione economica contingente ma dicono anche chiaramente che la Puglia “ha tenuto” rispetto ai cali registrati in moltissime regioni della nostra Penisola e che l'appeal turistico della nostra Terra è ancora alto e forte.
Germania, Francia, Svizzera, Regno Unito, Belgio e USA sono i paesi dai quali provengono il maggior numero di turisti in Puglia (USA novità del 2012).
Cresce il “Turismo domestico”, quello dei pugliesi che visitano la Puglia (+ 2% circa) e la maggior parte dei turisti italiani in Puglia giunge da Trentino Alto Adige e Molise. Calano piemontesi, liguri e lombardi.
Gli alberghi quattro stelle restano la tipologia di strutture ricettiva scelta dai turisti. Seguono tre stelle, campeggi, villaggi turistici e, infine, bed & breakfast.
Bari resta la meta più toccata dai turisti di ogni provenienza. Secondo posto per Vieste, terza San Giovanni Rotondo, quarto piazzamento per Lecce e quinto per Otranto. Sesta Ugento, settima Fasano.
Il turismo regionale ha influito sul PIL pugliese nel 2012 per circa l'8%. Le stime prevedono che si arriverà al 9% nel 2015 (Nel 2012 la filiera turistica complessiva pugliese può fare affidamento su un giro di affari di 2,2 miliardi di euro. Tale dato però deve essere confrontato con le perdite nette registrate dalla filiera pari 27,5 milioni di euro).
Alla domanda “Può indicare i nomi delle regioni italiane che le vengono in mente come luoghi di vacanza?” Subito dopo Sicilia, Toscana e Sardegna, c'è la Puglia seguita da Calabria, Trentino e Liguria.
Per quanto riguarda il territorio federiciano si è tenuta una conferenza stampa dell'Agenzia “Puglia Imperiale - Turismo” presso la sala conferenza dello stand della Regione Puglia.
Hanno preso parte il presidente dell'Agenzia Michele Marcovecchio e i sindaci delle città di Andria, Trani e Bisceglie, Nicola Giorgino, Luigi Riserbato e Francesco Spina.
L'avvocato Spina ha presenziato anche in qualità di Presidente del Patto Territoriale Nord Barese-Ofantino.
Moderatrice Lucia de Mari, responsabile ufficio stampa dell'agenzia.
Responsabili dell'agenzia e amministratori locali hanno sottolineato l'importanza della funzione di raccordo svolta da “Puglia Imperiale” e dell'efficacia e dell'appeal delle idee messe in campo dagli undici comuni coinvolti. Un territorio variegato ma che si promuove congiuntamente facendo sistema e non spacchettandosi in modo sterile e improduttivo.
Presente presso lo stand della Regione Puglia il cav. Dino Abbascia, presidente dell'Associazione Regionale Pugliesi, biscegliese e rappresentante di tutti i pugliesi residenti in Lombardia.
Il primo cittadino Spina ha tenuto a presenziare alla conferenza ritenuta valida sotto il profilo dei contenuti e dell'offerta turistica proposta da agenzia e patto territoriale e in quanto convinto del fatto che solo facendo sistema e cooperando con città viciniori, associazioni e partner privati si possa riuscire a promuovere il nostro territorio e a svilupparne l'immagine turistico-culturale.
L'assessore regionale alle politiche turistiche prof.ssa Silvia Godelli ha presentato, insieme al direttore di “Puglia Promozione” Giancarlo Piccirillo e al presidente dell'associazione “Opera” di Molfetta Gaetano Armenio, i volumi e i pacchetti dal titolo “Pasqua in Puglia” e “Patroni di Puglia”, un interessante mix tra cultura, storia, devozione e tradizione.
Altro importante dato su cui soffermarsi è il quasi definitivo addio alla Settimana della Cultura (quest'anno sarebbe stata la XV edizione): presso lo stand del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in conferenza la dottoressa Anna Maria Buzzi, direttrice generale per la valorizzazione del patrimonio del Mibac, ha confermato la sua volontà di cancellare la nove giorni di aperture straordinarie gratuite di musei, luoghi di interesse nazionale, gallerie d'arte e di eventi artistico-culturali per far fronte alla crisi economica del Paese. Tuttavia la dott.ssa Buzzi ha tenuto a precisare che la decisione sarà politica e che la decisione finale spetterà al prossimo Ministro della Cultura.
Se l'addio dovesse essere definitivamente sancito, sarebbe davvero un peccato per il nostro Paese, capitale della Cultura mondiale. C'è da domandarsi se sarebbe stato utile fare un passo indietro in altri settori e magari non proprio in quello culturale...