Brusca choc: "Quel papello era per Mancino"

L'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino
PALERMO. "Nicola Mancino era il destinatario finale del 'papello'", il documento con le richieste di Cosa Nostra allo Stato per fermare le stragi. Sono le parole dell'ex pentito Giovanni Brusca, durante l'interrogatorio del Gup di Palermo Piergiorgio Morosini nell'udienza preliminare per la trattativa Stato-mafia, in cui e' tra gli imputati.

Il 'papello', che conteneva le condizioni del boss corleonese Toto' Riina, sarebbe stato affidato all'ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino all'epoca in cui Mancino era ministro dell'Interno.

"Confermo quanto ho sempre sostenuto, cioe' che nel periodo in cui ho rivestito la carica di ministro dell'Interno non ho ma ricevuto, da parte di chicchessia, alcuna rischiesta di alleggerimento del contrasto, che fu senza quartiere da parte dello dello Stato, alla mafia e alle altre forme di criminalita' organizzata", ha replicato Mancino, presente oggi nell'aula di Rebibbia, e che e' imputato solo di falsa testimonianza.

Brusca ha inoltre affermato che l'eurodeputato della Dc Salvo Lima fu ucciso dalla mafia per colpire indirettamente il capo della sua corrente, Giulio Andreotti.

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