SAN SEVERO(Fg).
23 arresti sono stati eseguiti questa mattina dai Carabinieri del comando provinciale di Foggia tra San Severo e Torremaggiore. Gli arrestati sono stati accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata ai furti d’auto, alle estorsioni, alla ricettazione e riciclaggio di veicoli, nonché di detenzione e spaccio di stupefacenti.
L’attività d’indagine, svolta dalla Compagnia Carabinieri di San Severo coordinata della Procura della Repubblica di Lucera e convenzionalmente denominata “Watchyour car”, ha disarticolato una radicata ed aggressiva associazione criminale, con base operativa a Torremaggiore, ma con stretti collegamenti criminali con il territorio di San Severo e dedita ai furti di autovetture ed alle successive richieste estorsive ai rispettivi proprietari, costretti a consegnare ingenti somme di denaro per rientrare in possesso dei mezzi loro rubati.
Gli appartenenti alla banda criminale programmavano apertamente i furti di automezzi, il loro occultamento, la richiesta estorsiva ai legittimi proprietari, il riciclaggio e la vendita dei componenti meccanici e di carrozzeria. Furti avvenivano non solo nel nord foggiano, ma anche sul Gargano, in Abruzzo ed in Molise. I Carabinieri hanno operato in un clima di omertà dovuto al terrore delle vittime nel denunciare i fatti, vittime che, in alcuni casi, hanno preferito addirittura non segnalare i furti di autovetture subiti, rivolgendosi direttamente a personaggi notoriamente inseriti nel tessuto criminale locale.
L’attività d’indagine, svolta dalla Compagnia Carabinieri di San Severo coordinata della Procura della Repubblica di Lucera e convenzionalmente denominata “Watchyour car”, ha disarticolato una radicata ed aggressiva associazione criminale, con base operativa a Torremaggiore, ma con stretti collegamenti criminali con il territorio di San Severo e dedita ai furti di autovetture ed alle successive richieste estorsive ai rispettivi proprietari, costretti a consegnare ingenti somme di denaro per rientrare in possesso dei mezzi loro rubati.
Gli appartenenti alla banda criminale programmavano apertamente i furti di automezzi, il loro occultamento, la richiesta estorsiva ai legittimi proprietari, il riciclaggio e la vendita dei componenti meccanici e di carrozzeria. Furti avvenivano non solo nel nord foggiano, ma anche sul Gargano, in Abruzzo ed in Molise. I Carabinieri hanno operato in un clima di omertà dovuto al terrore delle vittime nel denunciare i fatti, vittime che, in alcuni casi, hanno preferito addirittura non segnalare i furti di autovetture subiti, rivolgendosi direttamente a personaggi notoriamente inseriti nel tessuto criminale locale.
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