TARANTO. "Il peggio e' alle spalle". Sono le parole a riguardo del caso Ilva di Taranto del presidente della Camera e leader di Fli, Gianfranco Fini, dopo una visita compiuta in mattinata nello stabilimento siderurgico. "Il tema dell'Ilva ha attivato delle sensibilita' trasversali - ha detto Fini - come dimostra anche il largo consenso del Parlamento sui provvedimenti. Ritengo che a questo punto il peggio sia alle spalle e che non si possa e si debba parlare piu' di contrapposizione fra due diritti fondamentali come la salute e il lavoro. Questa vicenda ci insegna che i due diritti vanno salvaguardati insieme".
"La si chiami nuova tangentopoli o meno, non mi interessa. Quello che mi interessa e' combattere duramente questo fenomeno della corruzione" secondo Fini.
"Il che - ha aggiunto - presuppone anche nuove leggi, a partire da una legge severa sul falso in bilancio e sull'autoriciclaggio". "A noi non interessa come chiamiamo il fenomeno diffuso della corruzione, che purtroppo e' un fenomeno presente e di impatto fortissimo - ha concluso - la Corte dei Conti ha stimato recentemente in 60 miliardi il costo complessivo della corruzione in Italia".