Giornata della Memoria: studenti, istituzioni e testimonianze in Consiglio regionale pugliese

Un momento dell'incontro tenutosi in via Capruzzi

BARI. “Affidare ai giovani la memoria di una delle pagine più buie e vergognose della storia del Novecento, attraverso un percorso che porti le istituzioni, le forze militari, i testimoni della società civile all’interno delle scuole per promuovere momenti di confronto e di riflessione”. Questo l’auspicio del presidente Onofrio Introna che questa mattina è intervenuto all’incontro organizzato dal Consiglio regionale in collaborazione con Teca del Mediterraneo per celebrare la Giornata della Memoria in ricordo dei pugliesi, militari e civili, deportati nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda Guerra mondiale. Un’iniziativa che si colloca nel solco della legge 211 del 2000 che ha fissato al 27 gennaio (data in cui il campo di sterminio di Auschwitz fu liberato dall’Armata rossa) il giorno dedicato alla Shoah, per favorire la conoscenza e stimolare la riflessione sulle atrocità inflitte al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

Ad assistere a questa “particolare” lezione di storia e di vita, i ragazzi della scuola media statale “G.Gesmundo” di Terlizzi e i rappresentanti del Parlamento dei Giovani (gli studenti delle scuole superiori pugliesi che hanno aderito al progetto del Consiglio regionale), a sottolineare l’importanza della memoria del passato per costruire un futuro improntato sui valori della democrazia e del rispetto dell’altro.
A riallacciare i fili della storia, il professor Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’Ipsaic (Istituto pugliese della storia dell’antifascismo) che ha ricordato lo sterminio di Cefalonia in cui persero la vita circa 10mila soldati italiani e il presidente provinciale dell’Anpi Giorgio Salamanna, partigiano nella guerra di liberazione dell’ex Jugoslavia dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943.

All’iniziativa hanno partecipato anche i rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia, tra cui il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Bari, generale Vito Straziota e il delegato del prefetto, Mario Volpe, intervenuti per ricordare il contributo di quanti si opposero al nazismo e al fascismo, salvando delle vite o sacrificando la propria, come testimoniano le migliaia di caduti del Sacrario militare di Bari.