GRAVINA IN PUGLIA (BA). Stilata la graduatoria dei “Luoghi del cuore”, l’iniziativa, promossa da sei anni, dal Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Banca Intesa San Paolo. La Puglia piazza ai primi cento posti 18 importanti gioielli del suo patrimonio storico, artistico e culturale, così come potremo leggere nella tabella allegata successivamente.
E’ bene evidenziare come la provincia di Foggia, ma soprattutto il Gargano in particolare, abbia fatto la parte del leone, incassando riconoscimenti qualificati e qualificanti. Un’altra novità di non poco conto è che in una classifica diversa, venuta fuori dal voto di 125 nazioni sparse nel mondo, la nostra regione ne esce rafforzata e confermata nella sua leadership turistica e storica, se è vero, come, come è vero, che il famoso ponte acquedotto, simbolo ed emblema della città di Gravina in Puglia, a livello mondiale, si è classificato al 14 posto, esattamente dopo importanti monumenti quali la Domus Aurea di Roma e prima, addirittura, di Ponte Vecchio di Firenze, giunto al suo 17° posto, ex aequo con la Fontana di Trevi di Roma. Un traguardo ambizioso ed inaspettato per questo manufatto gravinese e pugliese, ormai avanti negli anni e in attesa di essere solo sottoposto a restauro. In considerazione di questo riconoscimento siamo stati indotti ad evidenziare i riferimenti storici e a riprodurre una foto significativa e panoramica del luogo in cui è ubicato.
“Il Ponte della Gravina o Ponte dell'Acquedotto è un 'importante struttura ad archi, alto 37 m. lungo 90 m. e largo 5,5 m. che collega le due sponde del torrente Gravina. Fu costruito per permettere l'attraversamento del Crapo (l'antico nome del torrente Gravina), e consentire ai fedeli di raggiungere il primo ed unico santuario mariano della città, dedicato alla Madonna della Stella. Poco si sa circa la data della sua costruzione. Fonti storiche datano con certezza la sua esistenza almeno al 1686. Probabilmente il ponte, reso instabile dal sisma del 1686, crollò nel terremoto del 1722.
Fu quindi la famiglia Orsini di Roma, che si era trasferita nel feudo di Gravina, a ordinare, intorno alla metà del Settecento, la ricostruzione e la trasformazione del ponte in acquedotto, per portare sotto le mura della città le acque delle sorgenti Sant'Angelo e San Giacomo. La struttura sulla quale poggiava la tubatura dell'acqua che collegava le due fontane (pilacci), ancora oggi esistenti ai due lati del ponte, era costituita da 25 archi disposti lungo la spalliera. In seguito all'alluvione dell'agosto del 1855, questi archi furono gravemente danneggiati e, poiché pericolanti, furono sostituiti da una spalliera in tufo. Nel 1860 vennero effettuati interventi di consolidamento e di restauro con la messa in opera di tiranti in ferro e di un selciato rustico di protezione”.
Abbazia Benedettina della Ss. Trinita' di Monte Sacro Mattinata (FG) 3°
Eremi della Valle di Stignano San Marco in Lamis (FG) 8°
Il ponte dell'acquedotto Gravina in Puglia (BA) 13°
Chiesa delle Croci Foggia 20°
Abbazia di San Leonardo in Lama Volara Manfredonia (FG) 33°
Sistema Grotta Scaloria-Occhiopinto Manfredonia (FG) 40°
Piazza Monteoliveto Taranto 41°
Parco Archeologico di Siponto Manfredonia (FG) 42°
Abbazia Santa Maria Pura Vico del Gargano (FG) 52°
Chiesa di San Salvatore Monopoli (BA) 53°
Cripta di Santa Cecilia Monopoli (BA) 61°
Fortezza Svevo Angioina Lucera (FG) 79°
Chiesetta Longobarda di San Salvatore
Monte Sant’Angelo (FG) 80°
Torre Normanna e Palazzo Marchesale dei Nicolai
Adelfia (BA) 83°
Palazzo Marchesale dei Bianchi - Dottula
Adelfia (BA) 84°
Palazzo Palmieri
Monopoli (BA) 86°
Chiesa San Giuseppe e Corpo delle Celle
Cassano delle Murge (BA) 91°
Chiesa Rupestre di Santa Croce Andria (BT) 95°
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Cultura e Spettacoli