Francesco Loiacono. Eccoci col Barletta al terzo appuntamento del terribile trittico di gare. Dopo la batosta di Nocera, e dopo l’incredibile quanto irritante sconfitta casalinga con l’Avellino, i biancorossi di Novelli dovranno recarsi a Latina, prima squadra in classifica. Il presidente Tatò, dopo la contestazione dei tifosi al termine dell’incontro con l’Avellino, ha invitato coloro che seguono con passione i biancorossi, a restare tutti uniti per evitare che il peggio per il Barletta si materializzi. Ma qual è il peggio per il Barletta? Il peggio sarebbe l’ultimo posto in classifica che comporterebbe la retrocessione diretta in seconda divisione. Al momento i pugliesi occupano il penultimo posto, avendo un solo punticino di vantaggio sul fanalino di coda (Carrarese). L’obiettivo del Barletta, inutile nascondercelo, è di mantenere fino alla fine almeno la penultima attuale posizione che garantirebbe la possibilità di giocarsi la salvezza ai play out. Su 10 gare giocate finora in trasferta il Barletta ne ha vinte solo due, pareggiandone altre due e perdendo le sei rimanenti. Venendo invece al Latina, sui 10 incontri giocati in casa, i laziali ne hanno vinti ben 7, pareggiandone invece i 3 rimanenti. Inoltre possono esibire il terzo miglior attacco del torneo (29 gol realizzati), il maggior numero di vittorie (13), e la miglior difesa (16 reti subite). Già all’andata peraltro i biancorossi dovettero saggiare a proprie spese la forza dei laziali che gli rifilarono un pesante 3-1. La squadra di Novelli per giunta, si presenterà rimaneggiata per via delle assenze degli squalificati Allegretti e Burzigotti. Non c’è dubbio, allora, le possibilità per la squadra di Novelli sembrano ridotte al “classico” lumicino. Sulla carta è così, anche se nel calcio l’imponderabile lascia tuttavia qualche margine di speranza ai tifosi biancorossi. “La palla è rotonda!”. Allora, forza Barletta.