Marco Masciopinto. Il mondo dello spettacolo, del lusso e della bella vita non fanno e non faranno mai più parte della vita di Lele Mora. L’ex talent scout milanese ha iniziato un nuovo corso fuori dal carcere. E racchiude il suo terribile periodo in un libro, ‘’La mia verità ’’, dove ha deciso di raccontare per la prima volta i 407 giorni chiuso in cella.
Dallo scandalo di Vallettopoli al rapporto ritrovato con la sua famiglia e dell’amore dei suoi figli; dai suoi nuovi e finti amici, persone che lui credeva tali e che invece gli hanno voltato le spalle. Ringrazia i suoi ‘angeli custodi’ (così ama chiamarli), gli uomini in divisa che lo hanno salvato dal suicidio.
Tra le pagine, si legge la sofferenza ma anche la voglia di ripartire e di dare una svolta alla propria esistenza, di rivedere la luce del sole che prima era nascosta dietro delle nuvole grigie.
. Nel libro ‘’La mia verità ’’ ha voluto raccontare l’ultimo periodo sofferente e difficile della sua vita. Il carcere, le accuse, il tentato suicidio. Il Lele Mora protagonista delle cronache rosa adesso non esiste più?
‘’ Le cronache rosa sono finite. Nel mio libro ho voluto raccontare e dare voce a chi non può parlare dentro il carcere perchè non è nessuno, ma soprattutto ho voluto esaltare la polizia penitenziaria perchè i veri detenuti sono loro, che vengono trattati sempre male. Spesso sono criticati, per me invece sono stati degli angeli custodi, come lo sono per gli altri detenuti.
Il suicidio e la disperazione di quel periodo chiuso in cella, mi aveva portato a compiere tale gesto, per fortuna la polizia penitenziaria mi ha salvato. Il tormento psicologico e la disperazione di quei giorni, erano terribili. Oggi non lo rifarei più. La vita è sacra, non si butta via.
. Ha chiuso definitivamente con il mondo dello spettacolo?
‘’Certo che sì’’.
In una recente intervista ha dichiarato che Fabrizio Corona è malato e dovrebbe essere curato. Dichiarazioni pesanti…
‘’ Su Corona non vorrei parlare, non è citato nel mio libro, ma siccome è stata una persona che ha fatto parte della mia vita, sarebbe come nascondersi dietro ad un dito. Consiglio solo a chi lo guida e lo giudica di capire che è una persona che non sta bene. Proprio per questo le persone a lui vicine potrebbero non capire alcuni suoi comportamenti’’.
. Crede che la sua condanna sia giusta oppure esagerata?
Lele Mora e Platinette |
. Quali sono le persone che le sono state sempre accanto?
‘’ I miei figli in primis e le persone che pensavo neanche si ricordassero di me. Da chi mi aspettavo riconoscenza non è arrivata. Ringrazio Platinette, un vero amico, Sabrina Ferilli, Tessa Gelisio, Fatma Ruffini, in particolare Don Mazzi, un prete speciale e di cuore e i miei avvocati, che mi hanno sostenuto con molta attenzione’’.
. Ci sono dei progetti o delle idee che vorrebbe realizzare?
‘’ I progetti li farò quando mi sarà permesso farli, Ho un fallimento alle spalle e devi fare quello che ti dice il curatore. Per il momento devo curare la mia depressione, stare bene con la salute e con me stesso ed avere soprattutto una maggiore vista nello scegliere le persone, le vere amicizie, e non finti amici che mi hanno sempre usato. Quando mi sarà concesso, deciderò cosa fare ‘’da grande’’.