Onofrio Introna |
Tra il pubblico, davanti al presidente Introna, una numerosa rappresentanza degli scolari del secondo Polo di Taurisano, bambine e bambini di tre classi di quinta, in visita nel quadro del progetto “Il Consiglio regionale si fa conoscere”. Una presenza quanto mai opportuna (quella dei cittadini non di domani ma già di oggi, ha notato la garante, Rosy Paparella), per un tema importante, come il contrasto alla pedofilia, “che stenta a trovare la giusta attenzione dell’opinione pubblica”. Lo ha notato il presidente del Consiglio, con una nota polemica riservata anche alla stampa, che stenta a mettere nella giusta luce eventi positivi, come questo stesso convegno. Il nostro, ha osservato, “è un Paese abituato a rabbrividire di notizie negative, latitano invece quelle sulle iniziative che fanno crescere la società”, perché non fanno audience.
Da qui l’appello alla stampa, a trattare anche eventi di cronaca sociale e non a caso sono stati due giornalisti, Enzo Quarto della Rai e Anna Maria Minunno (Antenna Sud) a moderare le sessioni di un appuntamento che si inserisce nelle azioni di informazione previste anche alla luce della recente ratifica della Convenzione di Lanzarote per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale.
Criminologi, pubblici amministratori, tecnici, docenti, giuristi e il garante pugliese dei detenuti Pietro Rossi hanno affrontato problemi, limiti e prospettive della battaglia contro i “mostri”. E molti degli abusi si consumano in casa, ma le famiglie spesso si richiudono su se stesse, mantenendo una pax omertosa che ovatta, nasconde reati odiosi.
“Rimuovere certi comportamenti e bandire la pedofilia dal nostro presente è compito della società civile, delle istituzioni e dell’amministrazione della giustizia”: Introna ha concluso ringraziando i due garanti pugliesi per la loro attività di altissima qualificazione sociale”.
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