Vittorio Polito. Nel Salone delle Feste del Circolo Unione di Bari, ribattezzato da Francesco De Martino, “Salone delle Muse”, ispirato certamente dal soffitto che riporta la decorazione “Il Trionfo delle Muse” di Raffaele Armenise, è stato presentato il volume “Puglia Mitica” (Levante Editori), curato dallo stesso De Martino.
L’opera si divide in tre grandi parti: la prima, anche se preliminare, è dedicata ai Miti connessi a centri grandi e piccoli, offrendo un panorama diversificato, ma tutti confermano la centralità che i miti hanno avuto nella costruzione delle origini delle città. Accanto ai miti ci sono anche le Storie, che hanno avuto anch’esse un ruolo decisivo, come ad esempio quella di Annibale nella piana di Canne (216 a.C.). La parte seconda esplora la proliferazione dei prodotti letterari che attingono ai miti ed alla storia mitizzata, molto vasta, scandita in tre estesi ambiti che fanno capo ai grandi generi letterari, nella quale il curatore tratta dell’epica, della lirica, del teatro ed anche della narrativa. La parte terza, articolata anch’essa in più settori, è dedicata alle arti tradizionali, alla pittura ed alla scultura, al cinema, alla pubblicità, alla televisione ed alla musica.
Giacomo Tomasicchio, presidente del Circolo Unione, ha salutato il numeroso pubblico ed i relatori Francesco De Martino, ordinario di letteratura greca nell’Università di Foggia, Santa Fizzarotti Selvaggi, scrittrice e poetessa, Linda Cucumazzo, presidente del Club Lions Bari-Costanza d’Altavilla ed Enzo Quarto, giornalista della Rai. Le 1300 pagine del volume, ha detto Tomasicchio, sono un atto di affetto verso la nostra amatissima Puglia. Inoltre è stato letto, in relazione al volume, il messaggio dell’editore Gianni Cavalli: «L'opera è la testimonianza di uno sforzo enorme, anche economico, di un editore signor nessuno che ha provato a strappare dall'oblio tanti signor nessuno che una ‘corta’ memoria aveva deposto dal piedistallo di eroi mitici, piedistallo che si erano meritati con un ingegno non comune. Nonostante, da Enrico Bagnato a Joseph Tusiani, passando per la disponibilità di Vittorio Polito e Rosa Lettini Triggiani, si sia provato a dare spazio e voce a tutti, dobbiamo ammettere, con profondo rammarico, che le pagine pubblicate non sono state sufficienti, in tanta abundantia di cose da dire, a rendere il doveroso omaggio ai tanti mitici di casa nostra».
Francesco De Martino, dopo i saluti di rito, ha fatto un interessante e magistrale excursus sul significato di mito e quindi sui miti in generale e sull’Italia e la Puglia in particolare, presentando al pubblico un servizio TV di Nicolai Ciannamea, giornalista di RaiTre, sulla Puglia mitica e quindi sul libro, andato in onda qualche giorno fa.
Nel corso della serata sono stati ricordati per le loro opere: Domenico Triggiani per “Donne al potere”, presentata al Teatro Petruzzelli, e Giovanni Panza “La Capasèdde”, una farsa quasi mitologica inedita, e “La Uerre di Troia” scritte in dialetto barese.
Anche l’arte è stata rappresentata tra i miti pugliesi con alcune opere della barese Anna Maria Di Terlizzi, menzionate da De Martino e, in conclusione, da Vinicio Coppola.
Si è parlato anche di Cassandra, personaggio femminile della mitologia greca, oggetto di letture di alcune poesie dai “Cantici” di Santa Fizzarotti Selvaggi (in lingua) e dai “Cantari” di Pino Gioia (in dialetto barese), presenti sul volume.
Enzo Quarto, si è detto stupito e sbigottito per il poderoso volume dedicato alla ricerca sulla mitologia in Puglia, un’opera enciclopedica da tenere assolutamente. Ha commentato quindi il video “L’Anello di Egnazia”, di cui è autore insieme a Giovanni Tamborrino, rappresentata, in forma di studio per la Fondazione Lirica Teatro Petruzzelli nel Castello Svevo di Bari il 17 e 18 novembre 2005 e successivamente, il 30 luglio 2006 negli scavi archeologici di Egnazia. Si tratta di una partitura scenica con danze elaborate da Elisa Barucchieri.
Il regista Nico Cirasola, infine, ha commentato la proiezione del suo film “Da do da”.
Intermezzi musicali a cura della pianista Rosa Azzaretti che ha eseguito musiche di Leonardo Leo, Niccolò Piccinni, Giovanni Paisiello e Niccolò Paganini.
L’opera si divide in tre grandi parti: la prima, anche se preliminare, è dedicata ai Miti connessi a centri grandi e piccoli, offrendo un panorama diversificato, ma tutti confermano la centralità che i miti hanno avuto nella costruzione delle origini delle città. Accanto ai miti ci sono anche le Storie, che hanno avuto anch’esse un ruolo decisivo, come ad esempio quella di Annibale nella piana di Canne (216 a.C.). La parte seconda esplora la proliferazione dei prodotti letterari che attingono ai miti ed alla storia mitizzata, molto vasta, scandita in tre estesi ambiti che fanno capo ai grandi generi letterari, nella quale il curatore tratta dell’epica, della lirica, del teatro ed anche della narrativa. La parte terza, articolata anch’essa in più settori, è dedicata alle arti tradizionali, alla pittura ed alla scultura, al cinema, alla pubblicità, alla televisione ed alla musica.
Giacomo Tomasicchio, presidente del Circolo Unione, ha salutato il numeroso pubblico ed i relatori Francesco De Martino, ordinario di letteratura greca nell’Università di Foggia, Santa Fizzarotti Selvaggi, scrittrice e poetessa, Linda Cucumazzo, presidente del Club Lions Bari-Costanza d’Altavilla ed Enzo Quarto, giornalista della Rai. Le 1300 pagine del volume, ha detto Tomasicchio, sono un atto di affetto verso la nostra amatissima Puglia. Inoltre è stato letto, in relazione al volume, il messaggio dell’editore Gianni Cavalli: «L'opera è la testimonianza di uno sforzo enorme, anche economico, di un editore signor nessuno che ha provato a strappare dall'oblio tanti signor nessuno che una ‘corta’ memoria aveva deposto dal piedistallo di eroi mitici, piedistallo che si erano meritati con un ingegno non comune. Nonostante, da Enrico Bagnato a Joseph Tusiani, passando per la disponibilità di Vittorio Polito e Rosa Lettini Triggiani, si sia provato a dare spazio e voce a tutti, dobbiamo ammettere, con profondo rammarico, che le pagine pubblicate non sono state sufficienti, in tanta abundantia di cose da dire, a rendere il doveroso omaggio ai tanti mitici di casa nostra».
Francesco De Martino, dopo i saluti di rito, ha fatto un interessante e magistrale excursus sul significato di mito e quindi sui miti in generale e sull’Italia e la Puglia in particolare, presentando al pubblico un servizio TV di Nicolai Ciannamea, giornalista di RaiTre, sulla Puglia mitica e quindi sul libro, andato in onda qualche giorno fa.
Nel corso della serata sono stati ricordati per le loro opere: Domenico Triggiani per “Donne al potere”, presentata al Teatro Petruzzelli, e Giovanni Panza “La Capasèdde”, una farsa quasi mitologica inedita, e “La Uerre di Troia” scritte in dialetto barese.
Anche l’arte è stata rappresentata tra i miti pugliesi con alcune opere della barese Anna Maria Di Terlizzi, menzionate da De Martino e, in conclusione, da Vinicio Coppola.
Si è parlato anche di Cassandra, personaggio femminile della mitologia greca, oggetto di letture di alcune poesie dai “Cantici” di Santa Fizzarotti Selvaggi (in lingua) e dai “Cantari” di Pino Gioia (in dialetto barese), presenti sul volume.
Enzo Quarto, si è detto stupito e sbigottito per il poderoso volume dedicato alla ricerca sulla mitologia in Puglia, un’opera enciclopedica da tenere assolutamente. Ha commentato quindi il video “L’Anello di Egnazia”, di cui è autore insieme a Giovanni Tamborrino, rappresentata, in forma di studio per la Fondazione Lirica Teatro Petruzzelli nel Castello Svevo di Bari il 17 e 18 novembre 2005 e successivamente, il 30 luglio 2006 negli scavi archeologici di Egnazia. Si tratta di una partitura scenica con danze elaborate da Elisa Barucchieri.
Il regista Nico Cirasola, infine, ha commentato la proiezione del suo film “Da do da”.
Intermezzi musicali a cura della pianista Rosa Azzaretti che ha eseguito musiche di Leonardo Leo, Niccolò Piccinni, Giovanni Paisiello e Niccolò Paganini.