MANDURIA (TA). Rave e feste con musica pompata al massimo nei luoghi meno indicati. I responsabili di alcuni rave party, organizzati nelle campagne di Manduria, in provincia di Taranto, da alcuni mesi a questa parte, sono stati denunciati da agenti del commissariato di Polizia della cittadina messapica al termine di una serie di indagini. La zona prescelta per le feste era quella di contrada 'Monsignore', a circa sei chilometri dal centro abitato, e infatti i poliziotti hanno tenuto sotto osservazione quell'area. Il 'tam tam' tra i partecipanti veniva dato attraverso i social network dove veniva comunicata la data, l'ora e il luogo dell'evento.
L'ultima festa in ordine cronologico, tenutasi il 1° gennaio, ha permesso ai poliziotti, dopo alcune ore di osservazione, di accertare che al ritrovo erano presenti almeno 800 giovani molti dei quali in stato psicofisico precario dovuto probabilmente all'eccessivo consumo di bevande alcoliche. Pertanto, i poliziotti, in collaborazione con i carabinieri, hanno istituito un servizio di viabilita' e di controllo per garantire il regolare deflusso dei partecipanti con lo scopo di controllare anche l'abilita' alla guida dei conducenti delle auto e soprattutto a tutela della circolazione stradale. Considerato il consistente numero dei partecipanti i servizi si sono protratti fino a tarda sera.
La masseria occupata abusivamente per la svolgimento dei Rave non disponeva delle piu' elementari norme di sicurezza. Infatti lo stabile, in gran parte diroccato, presentava alcune pareti pericolanti o, fatto ancor piu' grave, aveva balconi privi di qualsiasi protezione, tutti elementi che creavano un altissimo rischio per l'incolumita' dei presenti. Nei giorni successivi, al termine di tutti gli accertamenti di rito, i poliziotti hanno deferito in stato di liberta' gli organizzatori, per violazione di domicilio ed invasione dei terreni privati, oltre alla mancata comunicazione per l'organizzazione degli eventi. Continuano le indagini per accertare eventuali altre responsabilita'.
L'ultima festa in ordine cronologico, tenutasi il 1° gennaio, ha permesso ai poliziotti, dopo alcune ore di osservazione, di accertare che al ritrovo erano presenti almeno 800 giovani molti dei quali in stato psicofisico precario dovuto probabilmente all'eccessivo consumo di bevande alcoliche. Pertanto, i poliziotti, in collaborazione con i carabinieri, hanno istituito un servizio di viabilita' e di controllo per garantire il regolare deflusso dei partecipanti con lo scopo di controllare anche l'abilita' alla guida dei conducenti delle auto e soprattutto a tutela della circolazione stradale. Considerato il consistente numero dei partecipanti i servizi si sono protratti fino a tarda sera.
La masseria occupata abusivamente per la svolgimento dei Rave non disponeva delle piu' elementari norme di sicurezza. Infatti lo stabile, in gran parte diroccato, presentava alcune pareti pericolanti o, fatto ancor piu' grave, aveva balconi privi di qualsiasi protezione, tutti elementi che creavano un altissimo rischio per l'incolumita' dei presenti. Nei giorni successivi, al termine di tutti gli accertamenti di rito, i poliziotti hanno deferito in stato di liberta' gli organizzatori, per violazione di domicilio ed invasione dei terreni privati, oltre alla mancata comunicazione per l'organizzazione degli eventi. Continuano le indagini per accertare eventuali altre responsabilita'.