Francesco Greco. Un museo dedicato alla complessa tematica dell’emigrazione salentina nel mondo, giunta alla terza e quarta generazione. Diffuso sul territorio della provincia leccese. E’ l’idea, ancora in progress, su cui stanno lavorando alcune associazioni di emigranti sparse sul territorio.
Si pensa a un museo “diffuso”, che metta cioè in rete le testimonianze di un secolo di emigrazione dal Salento verso gli Usa, il Sud America, l’Europa continentale, ecc. “E’ il minimo che possiamo fare in una provincia come la nostra – osserva il prof. Antonio Negro – che ha dato tanto in energie, fisiche e intellettuali, al mondo”.
Negro è di Montesardo, è un maestro elementare in pensione; ha insegnato per 20 anni in una scuola di Zurigo, ha anche ricoperto incarichi nella Uil-Scuola e si è dedicato all’attività politica militando nel Psi fino alla sua miserabile fine. Nel Leccese esiste solo un altro esempio di museo: è quello dedicato al minatore, fondato con grande sacrificio una decina di anni fa a Casarano da Lucio Parrotto (mancato da poco) e la moglie Angela, una donna bresciana.
Museo che prima è stato itinerante, portato nelle realtà dove era presente il sacrificio del lavoro italiano (minatori salentini, da Racale a Gagliano, erano anche a Marcinelle l’8 agosto 1956) nel mondo e poi è diventato stanziale, appunto a Casarano.
Secondo gli ultimi dati disponibili (Rapporto pugliesi nel mondo del 2010), i Leccesi emigrati iscritti all’Aire sono 90.204. Così divisi: 23.439 (Germania), 44.714 (Svizzera), 5.963 (Francia),6.193 (Belgio), 784 (Argentina), 444 (Stati Uniti), 54 (Venezuela), 1.865 (Regno Unito),4.748 in altre nazioni.
L’idea, è da ripetere, è ancora in nuce e in queste settimane Negro e gli altri emigranti la stanno perfezionando. Intanto nascerà fra poco anche il portale dedicato allo stesso tema,nome: “salentochiamasalento”. Lo sta allestendo il web-designer Alberto Piccinni e metterà in rete le varie realtà del Salento e dei salentini sparsi nel mondo per contatti che dovrebbero avere anche una valenza commerciale, di export del meglio dei brand che nasce e si produce in questa terra.