Dario Durante. L'arcivescovo di Taranto Filippo Santoro, a sorpresa, sferza la prassi dell’aggiudicazione dei simboli delle processioni della Settimana santa tarantina, «che spesso creano qualche smarrimento sia nei credenti che nei non credenti. Dio non ci chiederà conto delle belle processioni, che pure sono necessarie – ammonisce. Invece ci chiederà conto dei fratelli che non abbiamo amato abbastanza».
L'occasione è data dal messaggio alla comunità diocesana per la Quaresima 2013. «In questo anno particolare anche le nostre confraternite, custodi dei riti della Settimana Santa in tutta la diocesi, si impegnassero con semplicità e con vero spirito cristiano nel ricercare forme sempre più evangeliche di riproposizione delle nostre tradizioni, allontanando con coraggio tutto ciò che potrebbe offuscare il bello e il vero che celebriamo».
Secondo mons. Santoro, è arrivato il momento «di una riflessione per cercare insieme nuove forme che potrebbero divenire, gradualmente, segno più chiaro della carità della Chiesa a vantaggio dei poveri. Raccontiamo, dunque, una Taranto diversa, una città che trae dal tesoro della sua fede e della sua tradizione il bene della solidarietà».
Dario Durante