TORINO. Sono state ridotte le pene per tutti gli imputati nel processo d'appello sull'incendio nello stabilimento torinese della multinazionale dell'acciaio Thysenkrupp che la notte del 6 dicembre 2007 causo' la morte di 7 operai.
"Maledetti", "questa e' la giustizia italiana", "che schifo", "vergogna": e' la reazione dei familiari delle vittime del rogo alla Thyssen alla lettura della sentenza che ha ridotto le pene per gli imputati. Le madri, le zie e i parenti hanno deciso di occupare la maxi aula del palagiustizia contro la decisione della corte di assise di appello. Nel clima di tensione registrato in aula non sono mancate le urla rivolte agli avvocati della difesa.
La Corte d'assise d'appello di Torino ha riformato la condanna di primo grado nei confronti dell'amministratore delegato della Thyssenkrupp, Harald Espenhah, riducendo la condanna a 10 anni per omicidio colposo. La Corte presieduta dal giudice Giangiacomo Sandrelli, oltre all'amministratore delegato Harald Espenhahn, ha ridotto le pene anche per gli altri imputati per omicidio e incendio colposo (con colpa cosciente).
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