TARANTO. Aggredito e accoltellato in modo grave fino al rischio di perdere la vita a causa di un urto accidentale e di un piede calpestato sulla pista da ballo di una discoteca, il Deja Vu di Taranto: sarebbero stati questi i motivi, davvero futili, che nella notte tra il 9 e il 10 febbraio scorso portarono al ferimento di un ufficiale della marina mercantile. All'alba di oggi i carabinieri della Compagnia del capoluogo jonico hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre giovani, accusati di tentato omicidio.
Si tratta di tre giovanissimi tarantini, tutti pregiudicati. La vittima venne trovata per terra vicino alla discoteca dai carabinieri e dal personale del 118. Era sanguinante e incosciente. Aveva subito coltellate in diverse parti del corpo (addome, schiena e collo). L'ufficiale venne sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e trattenuto in ospedale per oltre venti giorni in prognosi riservata.
Rimase per lungo tempo in pericolo di vita. Grazie ad alcuni testimoni e all'analisi delle telecamere di sorveglianza di un esercizio commerciale adiacente gli investigatori sono riusciti a risalire a preziosi indizi come la targa di una delle due automobili con le quali, secondo un testimone, i tre malviventi si erano allontanati dal Deja Vu.
Si e' cosi' ristretto il cerchio intorno a un gruppo di noti pregiudicati del quartiere Tramontone. Cio' ha permesso ai militari di raccogliere alcune fotografie e di redigere un fascicolo fotografico, in modo tale da sottoporlo alla visione di alcuni clienti del locale con lo scopo di identificare chi fosse presente poco prima del tentato omicidio e che invece al momento dell'intervento dei carabinieri si era allontanato.
Inoltre, i carabinieri hanno iniziato un monitoraggio delle immagini pubblicate su un noto social network per notare le coincidenze tra i primi investigativi e gli avventori che si erano lasciati ritrarre nelle foto abbracciati alle 'ragazze immagine' della discoteca tra i fumi dell'alcool. Uno dei presunti autori non era difficile da individuare, poiche' si trattava di un giovane altissimo e imponente. La svolta nelle indagini e' avvenuta quando, circa una settimana dopo il fatto, sempre i carabinieri di Taranto arrestarono per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale tre persone del quartiere Tramontone che stavano creando scompiglio all'interno di un bar in Viale Europa.
Uno dei tre era il leader del gruppetto della discoteca Deja Vu. A confermare le ipotesi investigative sono stati, infine, i riconoscimenti fotografici effettuati da parte di alcune persone informate sui fatti. Il pm Filomena Di Tursi ha chiesto al gip Tommasino, l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per i tre presunti autori della feroce aggressione. Confermati i futili motivi. La vittima avrebbe urtato accidentalmente Leone.
Per questo avevano pensato di fargliela pagare. Prima lo aggredirono nella discoteca con un calcio e poi lo aspettarono all'esterno. D'Ippolito lo afferro' dalle spalle accoltellandolo alla gola con un pugnale, mentre gli altri due sferrarono le pericolose coltellate nelle parti vitali del corpo lasciandolo cadere esanime al suolo. Le armi utilizzate non sono mai state rinvenute. (Adnkronos.it)