“Allarme sanità in Puglia, confronto immediato con le Istituzioni”


BARI. “Una raffica di notizie negative hanno colpito per l’ennesima volta il sistema sanitario pugliese.
Dal Policlinico di Bari, agli ospedali di tutta la regione si alza il grido di allarme degli operatori, medici e infermieri, costretti a lavorare in condizioni disumane e spesso non più in grado di garantire i livelli essenziali di assistenza.
Soprattutto manca personale e lo sblocco del turn over diventa un passaggio fondamentale.
Solo al Policlinico di Bari, e la situazione è simile a Foggia e Lecce, a fine marzo scadranno 250 contratti di personale infermieristico.
Ma in tutta la Puglia c'è la necessità di rafforzare la squadra degli operatori sanitari di almeno mille unità.
Una doccia fredda, pur ampiamente annunciata, che darà il colpo di grazia ad un sistema piegato da un piano di riordino che a fronte della chiusura e del ridimensionamento di molti ospedali, non ha previsto alcun rinforzo dei presidi territoriali sul territorio, lasciando pericolosissimi coni d’ombra in cui diventa impossibile garantire le cure necessarie ai cittadini.
Chiusi i piccoli centri, cancellati con un colpo di spugna tutti i (pur sempre annunciati) presidi del territorio, dai punti di primo soccorso, alle Case della salute, ai poliambulatori, luoghi che in un Paese civile dovrebbero essere deputati a questi controlli di routine per ammalati cronici e per gli anziani, sta crollando di conseguenza anche il ‘sistema ospedali’.
A questo punto, diventa indispensabile un tavolo di lavoro con tutte le istituzioni locali, affinché tali istanze siano affrontate e trasferite urgentemente a Roma.
La Puglia, i pugliesi non possono più attendere, oltretutto in un momento di gravi incertezze istituzionali”.
Così il vicecapogruppo del Pdl Massimo Cassano.