ROMA. "L'Italia chiede un cambiamento. Ognuno si prenda le sue responsabilita'". Sono le parole del premier incaricato Pier Luigi Bersani che ha dedicato il primo giorno di consultazioni al fondatore della Caritas, Giovanni Nervo, scomparso giovedi' scorso. "Devo sorridere di piu'? Son troppo serio? Io di mio son tranquillissimo, non si preoccupassero nella stampa della mia psicologia ma della loro, sono solo un po' preoccupato per il Paese". Cosi' al termine della prima giornata di consultazioni incontra brevemente i giornalisti a Montecitorio e smentisce la lettura fatta da alcuni organi di stampa che ieri lo avevano descritto come molto preoccupato e cupo dopo aver ricevuto un pre-incarico dal Capo dello Stato. "Io precario? Siamo in buona compagnia. Dica Berlusconi se ci sono ipotesi meno precarie. Io non credo", ha aggiunto Bersani, al termine del primo giorno di consultazioni, replica alle parole di Silvio Berlusconi.
"Che ci sia un passaggio difficile, una porta stretta non lo nego, lo vedono tutti, ma se mi metto al servizio di questo passaggio non e' per me ma perche' credo che altre cose siano piu' difficili e precarie". Bersani ha illustrato dunque "la strada di un doppio registro": da una parte un programma di governo di riforme da fare e dall'altro lato un registro che riguarda i temi istituzionali, "rendendo esigibili davvero alcune riforme di cui si parla da 15 anni senza averle fatte. Qui si puo' trovare un equilibrio di responsabilita', fuori ci sono solo cose piu' difficili e precarie". Quindi un appello al Movimento 5 stelle. "Se altri si sottraggono rendono nulle le possibilita' di cambiamento e impossibile quel che sarebbe possibile".
Bersani, al termine del primo giorno di consultazioni, risponde a una domanda sul Movimento 5 stelle e sulle critiche che gli sono giunte da chi ritiene che il segretario Pd li stia 'inseguendo'. "Noi non stiamo affatto inseguendo il M5s, abbiamo percepito un'esigenza di cambiamento, quel che abbiamo fatto fin qui non e' una mossa del cavallo, ma abbiamo percepito che governabilita' senza cambiamento non esiste".
Dunque "faro' delle proposte di cambiamento sul piano programmatico, se faremo un governo si vedra' che ci sono cambiamenti anche li'. Ognuno si prendera' le sue responsabilita', non c'e' bisogno di attaccarci, faranno quello che credono, si prenderanno le loro responsabilita'. "Se mi fischiano dormo tranquillo lo stesso, non mi offendo. Non mi vengano a parlare pero' di concordia quelli che 5 mesi prima delle elezioni hanno lasciato il cerino in mano ad altri sui danni che avevano provocato. E si sono messi in liberta' in campagna elettorale".
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