Francesco Brescia. Siglato stamane l'accordo tra Francesco Spina, sindaco uscente della città di Bisceglie e a capo di una coalizione di centro composta da UdC, Lista Civica Monti per l'Italia e altre liste civiche, e Pasquale Musci, già candidato sindaco nella tornata elettorale del maggio 2011.
«Il mio antagonismo di due anni fa verso la candidatura di Francesco Spina – spiega il dottor Musci – non era dettato da avversioni personali che non ci sono mai state, ma dal fatto che l'avvocato Spina, allora, era a capo di una coalizione che vedeva partiti e liste che nulla avevano in comune con l'idea politico-amministrativa che avevo e che ho in mente. Oggi Francesco Spina è tornato nel suo habitat politico naturale, quello di centro, e dunque proclamo il mio totale appoggio, e quello di quanti mi seguirono due anni fa, alla candidatura di Francesco Spina per dare a un'azione amministrativa che giudico molto buona e che è stata colpevolmente interrotta: decisioni riguardanti la città vanno intraprese nelle sedi opportune, in consiglio comunale, non tra quattro mura di uno studio notarile».
Spina si è detto largamente soddisfatto del sostegno del dottor Musci, un sostegno che rafforza la coalizione del primo cittadino uscente, già nutrita e che può contare su più di dieci liste civiche nelle quali saranno rappresentati e presenti personalità politiche navigate, ragazze e ragazzi che si affacciano per la prima volta nell'agone politico, personalità e professionalità della società civile e cittadini, professionisti, responsabili del mondo dell'associazionismo che non si sentono affatto rappresentati dalla destra e dalla sinistra biscegliesi.
Presenti presso l'Auditorium Santa Croce Pompeo Camero, ex assessore provinciale e i consiglieri comunali uscenti Vittorio Fata e Rachele Barra.
«Camminando per le vie della città , lavorando sul territorio, incontrando i cittadini, si capisce da che parte stiano i biscegliesi – spiega l'avvocato Spina – tutti i sondaggi ci danno abbondantemente in vantaggio rispetto alla destra e alla sinistra. Se pensavano, i signori del Pdl, di dare un colpo di grazia al sindaco Spina, si sono sbagliati di grosso. Proseguiremo il nostro operato amministrativo senza la destra che ha tradito noi e i cittadini e senza la sinistra alla quale qualcuno pensava potessi svendermi: questi signori hanno fatto male i conti. Il candidato Gianni Casella, ieri in un'intervista, ha mostrato tutta la sua incoerenza affermando che la sua candidatura si pone in continuità con quella del sottoscritto, per cui non si capiscono le ragioni che lo abbiano portato a dare una mano concreta al tradimento messo in atto dal Pdl biscegliese. E, anzi, chiedo al Pdl provinciale e all'on. Fucci, il quale ha dichiarato che io sono stato incoerente passando dal Pdl a Monti, di dire chiaramente alla città di Bisceglie se il sottoscritto abbia mai avuto la tessera del Pdl o meno: se non l'ho mai avuta, come in realtà è, l'on. Fucci dovrebbe dimettersi, se esiste una mia tessera del Pdl allora chiederò scusa al Pdl e alla città ».
E sulla questione “Provincia”: «Confermiamo la lealtà al presidente Ventola fino al 31 dicembre 2013, data ultima di esistenza delle Province per come le conosciamo oggi. Dal primo gennaio 2014 occorrerà rivedere gli assetti territoriali non per una nostra ripicca politica ma perché è la legge che impone di intraprendere queste scelte. In tal senso il popolo biscegliese si è espresso prediligendo con circa il 99% dei consensi l'area metropolitana di Bari: consegneremo questa decisione del popolo biscegliese ai parlamentari del territorio affinché si facciano carico di portare a Roma tale volontà . In ogni caso sono finiti i tempi dei viaggi dell'assessore Spina a New York e di tutti gli sprechi che tali carrozzoni istituzionali arrecano alle casse del Paese».