ROMA. Riconversione, ristrutturazione o vendita. Sarebbero queste, a quanto apprende l'Adnkronos da fonti della Bridgestone, le ipotesi che l'azienda sta valutando per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Bari, annunciata per il prossimo anno. L'apertura e' arrivata durante il tavolo al Mise, nel quale l'azienda ha parlato di "chiusura non irrevocabile", e che ha visto la partecipazione del ministro Corrado Passera, del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, del sindaco Michele Emiliano, dei rappresentanti sindacali e aziendali e di un rappresentante giapponese dell'azienda.
Proprio quest'ultimo, nel corso dell'incontro, si sarebbe mostrato "risentito" per i manifesti choc promossi nell'ambito della campagna di boicottaggio avviata nei giorni scorsi dalle istituzioni locali e sospesa oggi in seguito alla disponibilita' a trattare espressa dall'azienda.
La prossima tappa della "trattativa" sara' il prossimo 5 aprile, quando nel corso di un ulteriore tavolo si discutera' degli strumenti a cui ricorrere per evitare la chiusura dello stabilimento barese, nel quale lavorano circa 950 operai. Oltre all'ipotesi della riconversione o della ristrutturazione, l'azienda sta vagliando anche altre possibilita', compresa l'individuazione di qualcuno interessato ad acquistare lo stabilimento. Intanto gli operai, "con grande senso di responsabilita'", sottolineano sempre fonti dell'azienda, stanno continuando a lavorare regolarmente, mantenendo i livelli del budget di produzione. (Adnkronos)