BARI. “L’ennesima mannaia rischia di abbattersi sulla già esausta economia pugliese, che si accingerebbe a veder sfumare a breve altri 950 posti di lavoro. Quasi mille occupati che potrebbero andare ad incrementare le fila delle vittime dell’abbandono in cui il nostro territorio verte ormai da tempo”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, si esprime così rispetto alla chiusura, annunciata dalla Bridgestone, dello stabilimento di Bari Modugno, prevista per il 2014.
“Tra le motivazioni addotte dall’azienda – spiega Pugliese – c’è la scarsa competitività dello stabilimento anche a causa di lacune logistiche e infrastrutturali. L’economia mondiale è immersa in una crisi di dimensioni colossali, che deve essere combattuta e debellata attraverso investimenti seri per la crescita, in cui l’occupazione torni ad essere finalmente protagonista”.
Pugliese invita a cercare alternative alla chiusura e a non fermarsi in superficie. “In Europa i produttori di gomme nell’alto di gamma resistono con risultati di tutto rispetto all’interno del mercato, pertanto ci domandiamo per quale motivo Modugno non possa essere utilizzato per produzioni di questo tipo, senza ricorrere in fretta e furia allo smantellamento dello stabilimento. Sollecitiamo pertanto l’azienda, la Regione Puglia, il Comune di Bari e quello di Modugno a dar vita quanto prima ad un incontro che coinvolga le parti sociali, con lo scopo di verificare le reali difficoltà che hanno indotto la Bridgestone ad assumere una posizione così radicale. Problematiche che, qualora dovessero persistere, andrebbero affrontate con estremo tempismo, smontando così ogni sorta di eventuale strumentalizzazione da parte dell’azienda”.