Francesco Loiacono. Domenica prossima il Barletta giocherà ad Andria, in posticipo, alle 18, come del resto è accaduto sia nella scorsa stagione, sia all’andata in questa stagione. E’ un orario che non porta bene! I biancazzurri andriesi uscirono vincitori in entrambi gli incontri (in casa per 2-1, e a Barletta per 1-0). Si tratta del derby tra due delle tre città capoluogo della Bat, vicinissime tra loro. Diverse le prospettive delle due squadre. Il Barletta, penultimo, avendo a sette gare dal termine ben quattordici punti di distacco dalla sestultima, non può che cercare di ottenere buoni risultati per poter puntare, realisticamente, ai play out salvezza. L’Andria, invece, quartultima a 24 punti (ben 9 in più dei barlettani), può ancora sperare di raggiungere direttamente la permanenza in prima divisione, avendo solo cinque punti in meno della sestultima, il Viareggio, che per giunta incontrerà nello scontro diretto in casa, subito dopo la gara di domenica prossima. Gli andriesi hanno dalla loro, l’effetto positivo del pareggio conquistato in casa della capolista Latina ed una tradizione “amica” nei confronti casalinghi col Barletta (su otto gare giocate nel loro stadio ne hanno vinte ben quattro, e quattro pareggiate). I barlettani invece, pur non potendo mai vantare una vittoria conseguita nella loro storia ad Andria, hanno però dalla loro gli effetti positivi del non trascurabile fattore consistente nel debutto in una gara in trasferta del nuovo allenatore Nevio Orlandi. Tali effetti si sono già riscontrati domenica scorsa nella gara pareggiata contro il quotato Frosinone. A sottolineare la rilevanza assegnata al derby con la ‘rivale’ vicina, l’Andria ha indetto per l’occasione la giornata “azzurra”, pagheranno cioè anche gli abbonati. Ottocento i posti messi a disposizione in curva per i tifosi barlettani. Da segnalare la presenza in campo di quattro ex, uno del Barletta (Carretta), e ben tre dell’Andria (Cutrupi, Migliaccio ed Innocenti).