ROMA. "Prudenza prima di cantar vittoria, ma anche presa d'atto dell'apertura del management della Bridgestone Europe nella trattativa per salvare lo stabilimento di Bari-Modugno e salvaguadare i livelli occupazionali. L'essere riusciti a cancellare la parola "irrevocabile" dalle scelte del colosso mondiale del pneumatico, può essere conderata una prima vittoria raggiunta soprattutto dagli stessi dipendenti dello stabilimento che hanno mostrato un'eccezionale compattezza nel rivendicare il proprio diritto al lavoro, ma anche grande coraggio. Una lezione al mondo politico e un chiaro messaggio. La battaglia per salvare lo stabilimento barese, nonostante i passi avanti fatti nel corso della prima riunione al ministero, è ancora lunga e irta di ostacoli. Soprattutto occorrono "truppe" che riescano a vedere ben oltre le proprie appartenenze politiche. Occorre la stessa compattezza, la stessa fermezza, la stessa dignità umana e professionale messa in campo dai lavoratori delle Bridgestone di Bari-Modugno. A loro, noi tutti abbiamo il dovere di unirci per proseguire sulla strada intrapresa in vista del prossimo vertice al ministero, previsto per il 5 aprile. C'è più ottismo, questo è certo ma l'impegno unitario resta quello di partenza: non far chiudere la Bridgestone di Bari. E, a livello locale, l'impegno delle amministrazioni a risolvere le grandi difficoltà che si presentano agli imprenditori che decidono di investire nelle nostre aree industriali.
Mentre resta forte la convinzione che il caso dello stabilimento Bridgestone di Modugno, in questo momento di crisi che infiamma tutti gli Stati del Vecchio Continente, non può e non deve restare un “affare interno” tra il governo italiano e il management della Multinazionale giapponese del pneumatico. Da qui la necessità , che ritengo essere un passo fondamentale, che intervenga l'Europarlamento affinché si possano adottare tutte le soluzioni possibili e le strategie in materia di sviluppo industriale".
Così il vice capo gruppo Pdl alla Regione, Massimo Cassano.