ROMA. Dall'inizio del 2013 le pmi italiane sono ormai alle prese con un vero e proprio boom di protesti e sofferenze e almeno una su due non riesce piu' a pagare gli stipendi ai propri dipendenti ed e' costretta a rateizzare o dilazionare i pagamenti, a causa della mancanza di liquidita'.
A lanciare l'allarme e' l'ufficio studi della Cgia di Mestre, secondo il quale, dall'inizio della crisi, i titoli di credito che alla scadenza non hanno trovato copertura sono cresciuti del 12,8%, mentre le sofferenze bancarie in capo alle aziende hanno fatto registrare un'impennata spaventosa: +165%. Alla fine del 2012 l'ammontare complessivo delle insolvenze ha superato i 95 miliardi.
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