BARI. La crisi fa un'altra vittima eccellente nel capoluogo pugliese. Chiude i battenti la Bridgestone di Bari e la politica locale esprime la sua solidarietà . In merito all’avvio delle procedure per la chiusura dello stabilimento di pneumatici annunciato oggi dalla stessa azienda, il sindaco Michele Emiliano commenta: “La notizia è di quelle che asciugano la saliva della bocca e scatenano sentimenti di disperazione. Noi non possiamo permettere la chiusura di questo stabilimento, che pure tanti dolori ha provocato per le numerose malattie verificatesi tra gli operai che negli anni hanno prestato la loro opera nello stabilimento di Bari. È questa la ragione per la quale occorre immediatamente incontrare i vertici aziendali europei in modo da esaminare ogni possibile via per scongiurare la chiusura dell’unità produttiva. Assieme al presidente della Regione Nichi Vendola sono pronto a cominciare quest’ennesima battaglia all’ultimo sangue”.
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VENDOLA SCRIVE A MINISTERO - “Ho scritto al Ministero dello Sviluppo economico chiedendo l’immediata attivazione di un tavolo per affrontare la situazione della Bridgestone che qualche ora fa ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Bari nel 2014”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a seguito della notizia diffusa nel pomeriggio relativa alla chiusura dello stabilimento di Bari della Bridgestone Europe (la più grande azienda di pneumatici e gomma nel mondo) che occupa 950 persone.
“L’annunciato avvio delle procedure per la chiusura dello stabilimento di Bari – ha aggiunto Vendola - è la conseguenza della latitanza, non più sostenibile, delle politiche industriali in questo Paese. Da troppi anni non si praticano più e i guai provocati a importanti settori dell’economia nazionali sono ormai sotto gli occhi di tutti. E il caso Bridgestone di Bari conferma oggi quello che noi diciamo da anni”.
Il Presidente Vendola nell’esprimere “forte preoccupazione per la decisione dell’azienda” ha ribadito con forza la necessità di coinvolgimento del governo nazionale “per scongiurare una crisi i cui esiti potrebbero essere imprevedibili e ricadere pesantemente sulle spalle delle 950 famiglie coinvolte”.
di Nicola Zuccaro. Un altro simbolo della Zona Industriale di Bari rischia di scomparire. La notizia della prossima chiusura dello stabilimento barese della Bridgestone cade come una doccia fredda sul capoluogo di una Regione, la Puglia, già afflitta da altre vertenze occupazionali.
A rischio sono 950 unità lavorative le quali. moltiplicate per altrettanti nuclei famigliari, potrebbero rappresentare una vera e propria bomba sociale. Dopo Taranto con l'Ilva, ecco Bari con la Bridgestone. E, per evitare che i rispettivi presidi industriali vengano consegnati agli archivi fotografici, urge la mobilitazione di tutti i pugliesi di buona volontà . Compresi coloro che non ricoprono incarichi pubblici e/o istituzionali.
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