BARI. E' in corso a Bari la seconda giornata del IV congresso regionale FP CISL PUGLIA. Il Segretario Generale FP CISL Puglia Enzo Lezzi ha spiegato che il congresso rappresenta “un momento in cui si analizza l’ agire passato e il, contesto entro il quale si è dispiegata l’iniziativa della federazione. E’ un momento in cui occorre soffermarsi per comprendere il presente e progettare il futuro. Purtroppo, ha detto Lezzi siamo immersi in una crisi economica di cui dopo 4 anni non si riesce ad intravedere l’uscita e, la prospettiva è quella di un futuro ancora più incerto e denso di insidie, dove la preoccupazione diventa più forte anche tra i lavoratori pubblici, rispetto al rischio di perdere il lavoro o vivere una vita da precario, rispetto alla perdita progressiva del potere di acquisto delle retribuzioni, rispetto alla prospettiva di tanti giovani che stanno perdendo la speranza di trovarlo un lavoro”. Nel suo intervento non sono mancati i riferimenti alla crisi politica “Siamo di fronte ad una profonda crisi della politica e dei partiti - ha detto il Segretario Generale - i quali non riescono a trovare ancora la strada per riformarsi, continuando a perdere credibilità e autorevolezza. Sembrano aver perso energia per reagire e neppure di fronte ad una situazione sempre più drammatica di delegittimazione da parte dei cittadini, i cui effetti nel voto sono stati devastanti, provano a cambiare davvero”
Nel corso del congresso è emersa la necessità di fare della Spending Review il banco di prova su cui sfidare la politica, impegnare le istituzioni verso scelte coraggiose, e forse trasformare una sfida in una vera opportunità per riformare dal basso le pubbliche amministrazioni e valorizzare il lavoro pubblico destinando parte dei risparmi per la contrattazione di secondo livello, con l’obiettivo di migliorare la qualità e la fruibilità dei servizi ai cittadini, puntando sull’innovazione organizzativa e sulla trasparenza. Dunque :
- riorganizzare le amministrazioni pubbliche per renderle più moderne, meno costose, più trasparenti;
- fare una selezione dei servizi essenziali, riorganizzarli per essere meno costosi e più efficienti, e poi investire in competenze e professionalità rilanciando la produttività e i salari;
- passare al microscopio i bilanci e le attività , e poi decidere una terapia mirata e selettiva per eliminare, facendo appello alla comune responsabilità , sprechi e spesa improduttiva.
Spazio anche al tema della produttività , definita la vera sfida. Spendere meglio, lavorare meglio, retribuire meglio. Solo così si mette in moto il circolo virtuoso della produttività ! Solo così si fa crescere il più grande patrimonio del settore pubblico.
Riorganizzare e non razionalizzare tutto il pubblico impiego è questo che occorre fare per il Segretario Generale CISL PUGLIA Giulio Colecchia . I servizi, ha aggiunto Colecchia hanno bisogno di essere modernizzati, c’è necessità di maggiore capacità di raggiungere l’utenza. E poi a proposito di quanto il sindacato ha il dovere di fare , “dobbiamo essere- ha detto – un punto stabile di una società che ha perso valori e riferimenti. Secondo il Segretario Generale Nazionale CISL FP Giovanni Faverin, la situazione è difficile anche causa di un aumento della spesa pubblica negli ultimi anni che però di contro non ha offerto migliore qualità dei servizi ne’ remunerato di più i lavoratori . Dunque ha concluso Faverin servono comportamenti corretti persone che capiscono che stanno impiegando i soldi e le tasse dei cittadini, dei pensionati e dei lavoratori. Un comportamento da classe dirigente e controllori con più trasparenza dentro gli enti e le pubbiche amministrazioni "Nei prossimi anni - secondo la CISL FP - ci si dovrà ancora misurare con le difficoltà di una lenta uscita dalla recessione economica, con i vincoli di un enorme debito pubblico da onorare secondo gli impegni europei. Per il nostro Paese, uno stimolo fondamentale deve provenire da una profonda riforma del sistema fiscale che combatta fortemente l'evasione fiscale, che riduca il prelievo fiscale sui redditi da lavoro e da pensione, che riequilibri il peso tra Irpef, consumi e patrimoni, che sostenga la famiglia, che metta ordine nel rapporto tra tassazione nazionale e locale". Le questioni decisive sono la crescita e l'equità e con queste deve misurarsi la strategia riformatrice della Cisl Fp, che è "fermamente convinta che, pur in una situazione di grave crisi, sia assolutamente necessario continuare a garantire l'universalismo del sistema di protezione sociale. Il welfare non va concepito come una mera voce di costo, ma come un canale privilegiato per creare crescita, valore economico oltre che umano e sociale".