Crisi: Anci Puglia invita sindaci a manifestazione pro-sblocco pagamenti


BARI. L'Anci Puglia, in una nota del presidente Luigi Perrone, ha chiesto a sindaci e amministratori comunali della regione di partecipare alla manifestazione del prossimo 21 marzo a Roma (al Cinema Capranica), per riportare l'attenzione sullo sblocco dei pagamenti da parte dei comuni e per lo sviluppo del paese. L'iniziativa, indetta da Anci Nazionale, e' aperta alle parti sociali, ai soggetti istituzionali ed alle associazioni. "L'emergenza sociale va aggravandosi - sottolinea Anci Puglia - e i Comuni ne sono diretti testimoni; i Comuni virtuosi devono poter sbloccare i crediti delle imprese per le opere gia' appaltate. Anche il Capo dello Stato ha condiviso l'urgenza di tale esigenza. Bisogna evitare il dissesto economico e alleviare il disagio sociale ed occupazionale che viviamo nei nostri territori. E' indispensabile modificare - prosegue Perrone - le regole del Patto di Stabilita' interno. Ammontano a circa 9 miliardi i debiti delle amministrazioni pubbliche italiane verso le imprese a causa dei vincoli imposti dal Patto, nonostante la direttiva Ue impone di pagare entro 30 ed eccezionalmente 60 giorni".

In linea con l'Associazione nazionale, Anci Puglia chiede "al Governo Monti un decreto urgente per sbloccare questo importo, il provvedimento troverebbe piena condivisione anche in Parlamento. Il contributo del sistema dei Comuni al risanamento finanziario e della spesa pubblica continua ad essere consistente, nel 2013 le amministrazioni comunali migliorano i conti con un avanzo di comparto di ben 4 miliardi e mezzo".

"La spesa corrente del sistema dei Comuni - prosegue la nota - e' sotto controllo in termini reali e sul versante delle entrate, i Comuni hanno subito in soli 3 anni tagli di risorse pari a 6 miliardi e 450 milioni, mentre la spesa in conto capitale ha subito una contrazione nel periodo 2007-2011 pari al 22,9%. Il Governo, anche in questa fase transitoria, puo' dare una svolta, sbloccando i pagamenti della Pubblica amministrazione, ma soprattutto rinegoziando con l'Ue un allentamento dei vincoli del Patto di stabilita' sulla base di rapporto deficit/Pil sotto il 3% e di una ritrovata credibilita'. Non si puo' continuare a deprimere la spesa produttiva e gli investimenti -conclude Perrone - i Comuni rappresentano la spinta per uscire dalla crisi e non vogliono responsabilita' sul suo inasprirsi".

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