Crisi: Fitch retrocede l'Italia, siamo da 'Serie B'

Nuova scure delle agenzie di rating sul belpaese: stavolta è Fitch a dare la mazzata, rating da A- a BBB+
Ancora una volta la mannaia delle agenzie di rating si abbatte sull'Italia. Fitch ha tagliato il rating del Paese a BBB+ da A- con outlook negativo. Il 'voto' riflette il ''risultato inconcludente delle elezioni italiane''.

La recessione, tra le peggiori in Ue, e' piu' profonda e lunga del previsto e ''mette a rischio lo sforzo di risanamento di bilancio e aumenta i rischi del settore finanziario'', avverte Fitch che prevede una contrazione del Pil dell'1,8% nel 2013 e un rapporto debito-pil vicino al 130%.

La sfavorevole posizione di partenza e i recenti sviluppi aumentano il rischio di una recessione più protratta e lunga di quanto previsto. Fitch prevede una contrazione del pil dell'1,8% nel 2013", con un debito che si attesterà vicino al 130% a fronte del 125% stimato alla metà del 2012. A sostenere il rating 'BBB+' sono vari fattori, fra i quali la relativa ricchezza e la la diversificazione dell'economia con moderati livelli di indebitamento del settore privato. L'Italia ha fatto progressi negli ultimi due anni nel risanamento di bilancio": Fitch prevede un deficit di circa il 2,5% nel 2013. "L'outlook è negativo e al momento Fitch non anticipa sviluppi" che possano tradursi in un upgrade. "Sviluppi che potrebbero portare a una revisione dell'outlook a stabile includono: una sostenuta ripresa economica che sostenga l'attuale risanamento in atto" e "ulteriori riforme strutturali che rafforzino la competitività e il potenziale di crescita".

PIAZZA AFFARI - Ma Piazza Affari ha assorbito bene la notizia ed ha chiuso in rialzo l'ultima seduta della settimana, con il Ftse Mib (+1,5%) a quota 16.186 punti, tra scambi vivaci per 1,91 miliardi di euro di controvalore, superiori alla media delle ultime giornate. Sul paniere dei titoli principali ha prevalso il segno positivo con un piccolo ma significativo gruppo di titoli in controtendenza. Occhi puntati su Fiat, Finmeccanica, Enel Green Power, Telecom, Mediobanca e Unicredit, sotto pressione invece Autogrill e Diasorin. Sospese in vista dei Cda sulla fusione Atlantia e Gemina. Stop anche per Aion Renewables tra i titoli minori, in attesa di un comunicato.

SPREAD CHIUDE A 307 PT - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude la settimana a 307 punti base col tasso sul decennale del Tesoro al 4,59%. Nel corso della seduta il differenziale tra i due titoli e' sceso brevemente sotto i 300 punti (299) per la prima volta dal 25 febbraio scorso.

GRILLI: CHIAREZZA SU SCELTE GOVERNO -  "Mi aspetto che nei prossimi giorni ci sia chiarezza sulle scelte di governo". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, a margine del workshop Ambrosetti, all'indomani del declassamento di Fitch.

Il ministro Vittorio Grilli
Per Grilli "ci vogliono decisioni e governi in grado di prenderle" e "l'Italia sarà in grado di prendere misure in termini politici in breve tempo". "Le risposte che i mercati si aspettano sono la prosecuzione e l'accelerazione delle riforme strutturali in Europa e in Italia", ha aggiunto il ministro spiegando che la decisione di Fitch prende atto del fatto che "una situazione finanziaria complessa richiede certezze decisionali e quindi anche certezze politiche e di governo". Rispetto al giudizio di Fitch sul voto italiano, definito "inconcludente", Grilli ha fatto notare che l'esito delle elezioni è solo "di qualche giorno fa". "Siamo ben all'interno dei tempi normali non solo per l'Italia ma per qualsiasi Paese - ha spiegato Grilli - per prendere decisioni politiche. Quindi sono fiducioso che l'Italia saprà dare le risposte giuste in tempi giusti".

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