FOGGIA.
“Il pessimo stato della strada statale 17, in particolare nel tratto del Comune di Volturino e in generale lungo l’intero Preappennino dauno, nonostante la rilevanza - per il collegamento col Molise, con la capitale e ancora con Lucera e quindi il comune capoluogo - e il traffico sempre sostenuto, non è certo una novità per automobilisti e residenti. Ma non può e non deve essere considerato una normalità per chi ha il dovere di garantire sicurezza e viabilità”. Lo sostiene il presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, Giannicola De Leonardis che raccoglie il grido d’allarme sollevato dalle popolazioni locali e invita “chi di dovere a intervenire prontamente e sollecitare l’Anas a interventi immediati per il ripristino di un manto stradale almeno decente e un miglioramento della segnaletica, sia orizzontale che verticale, lungo un’arteria di importanza strategica”.
“I cittadini del Subappennino – conclude De Leonardis - non devono continuare a sentirsi ed essere considerati figli di un dio minore, nonostante i copiosi finanziamenti che arrivano per l’inserimento a livello comunitario nelle aree rientranti nell’Obiettivo”.
FOGGIA.
“Il pessimo stato della strada statale 17, in particolare nel tratto del Comune di Volturino e in generale lungo l’intero Preappennino dauno, nonostante la rilevanza - per il collegamento col Molise, con la capitale e ancora con Lucera e quindi il comune capoluogo - e il traffico sempre sostenuto, non è certo una novità per automobilisti e residenti. Ma non può e non deve essere considerato una normalità per chi ha il dovere di garantire sicurezza e viabilità”. Lo sostiene il presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, Giannicola De Leonardis che raccoglie il grido d’allarme sollevato dalle popolazioni locali e invita “chi di dovere a intervenire prontamente e sollecitare l’Anas a interventi immediati per il ripristino di un manto stradale almeno decente e un miglioramento della segnaletica, sia orizzontale che verticale, lungo un’arteria di importanza strategica”.
“I cittadini del Subappennino – conclude De Leonardis - non devono continuare a sentirsi ed essere considerati figli di un dio minore, nonostante i copiosi finanziamenti che arrivano per l’inserimento a livello comunitario nelle aree rientranti nell’Obiettivo”.
