Elezioni Amministrative Bisceglie, sarà corsa a cinque
Francesco Brescia. Due anni fa, nel maggio del 2011, la corsa era praticamente a 2 (gli avvocati Spina e Napoletano rispettivamente per centro-destra e centro-sinistra) escludendo la candidatura indolore (indolore per i due massimi competitor) del dottor Pasquale Musci (adesso alleato con Francesco Spina).
Quest'anno, anche con i cambiamento emerso dalle politiche dello scorso febbraio, la corsa per aggiudicarsi lo scranno di primo cittadino a Palazzo san Domenico sarà a cinque.
Sono quattro, finora, i candidati sindaco ufficiali per la tornata del 26 e del 27 maggio.
Si aspetta, a giorni, la presentazione ufficiale della candidata sindaco (unica donna, erano anni che non si candidava una donna alla carica di primo cittadino...!) Teresa, detta Titti, Mastrapasqua per il MoVimento 5 stelle (risultato il secondo partito alle elezioni politiche di febbraio).
In rigoroso ordine alfabetico (oltre a Mastrapasqua, non ancora ufficializzata) si presenteranno, pertanto, il dottor Angelantonio Angarano (consigliere comunale uscente con PD, Sel, IdV, niente primarie, trovato un nome unico per il centro sinistra biscegliese), il ragionier Gianni Casella (vice sindaco uscente con DC, PdL, Ppdt, Intesa Popolare, Lista Schittulli, Movimento Politico “Il Torrione”), l'avvocato Franco Napoletano (già sindaco e già onorevole con il Pdci) e l'avvocato Francesco Spina (sindaco uscente con UdC, Lista Civica Monti per l'Italia e altre liste civiche).
Si frantumano, dunque, entrambi i maggiori schieramenti: il centro-destra si spacchetta. Montiani e centristi (della prima ora e riscopertisi di recente tali non sulla via di Damasco ma su via Trento o via Giulio Frisari) contro la destra dei pezzi da novanta (nel senso di “rilevanza”, non di “spavento”..., poi considerate l'espressione come meglio credete) Amoruso e Silvestris più la Democrazia Cristiana, con un peso elettorale importante in città (non chiedetemi perché, limitatevi a leggere se vi va...).
Anche la sinistra, non si dica mai il contrario, non 'gareggerà' compatta: Napoletano è scattato prima di tutti al via,mentre il PD ancora era riunito in segrete stanze a decidere il da farsi. Avrebbe desiderato una convergenza unitaria (ancora una volta obtorto collo) sul suo nome il già sindaco ma sapeva bene che mai il resto della sinistra (si, il resto della sinistra: da sempre sono stati il Pdci e Napoletano a tentare di unire la sinistra cittadina) avrebbe nuovamente optato per averlo come leader (per la sesta volta). Infatti Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Italia dei Valori (si, anche l'Italia dei Valori ingroiana... che non perse tempo a denigrare i bersaniani PD e Sel appena un mese fa) sosterrà il consigliere comunale uscente (unico del PD) Angarano.
Il MoVimento 5 stelle sonnecchia oppure ha in mente la solita strategia del silenzio stampa o simil silenzio stampa dettata dall'accoppiata Grillo-Casaleggio. Riuscirà a bissare il successone delle elezioni politiche o a livello locale la bolla di sapone si scoppierà lasciando al palo i grillini biscegliesi?
Ora attendiamo un candidato da poco meno dell'un per cento di 'Fare per fermare il declino' per ricomporre il quadro nazionale....
Il ballottaggio sembra la conseguenza quasi ovvia di questo frazionamento delle coalizioni.
Quest'anno, anche con i cambiamento emerso dalle politiche dello scorso febbraio, la corsa per aggiudicarsi lo scranno di primo cittadino a Palazzo san Domenico sarà a cinque.
Sono quattro, finora, i candidati sindaco ufficiali per la tornata del 26 e del 27 maggio.
Si aspetta, a giorni, la presentazione ufficiale della candidata sindaco (unica donna, erano anni che non si candidava una donna alla carica di primo cittadino...!) Teresa, detta Titti, Mastrapasqua per il MoVimento 5 stelle (risultato il secondo partito alle elezioni politiche di febbraio).
In rigoroso ordine alfabetico (oltre a Mastrapasqua, non ancora ufficializzata) si presenteranno, pertanto, il dottor Angelantonio Angarano (consigliere comunale uscente con PD, Sel, IdV, niente primarie, trovato un nome unico per il centro sinistra biscegliese), il ragionier Gianni Casella (vice sindaco uscente con DC, PdL, Ppdt, Intesa Popolare, Lista Schittulli, Movimento Politico “Il Torrione”), l'avvocato Franco Napoletano (già sindaco e già onorevole con il Pdci) e l'avvocato Francesco Spina (sindaco uscente con UdC, Lista Civica Monti per l'Italia e altre liste civiche).
Si frantumano, dunque, entrambi i maggiori schieramenti: il centro-destra si spacchetta. Montiani e centristi (della prima ora e riscopertisi di recente tali non sulla via di Damasco ma su via Trento o via Giulio Frisari) contro la destra dei pezzi da novanta (nel senso di “rilevanza”, non di “spavento”..., poi considerate l'espressione come meglio credete) Amoruso e Silvestris più la Democrazia Cristiana, con un peso elettorale importante in città (non chiedetemi perché, limitatevi a leggere se vi va...).
Anche la sinistra, non si dica mai il contrario, non 'gareggerà' compatta: Napoletano è scattato prima di tutti al via,mentre il PD ancora era riunito in segrete stanze a decidere il da farsi. Avrebbe desiderato una convergenza unitaria (ancora una volta obtorto collo) sul suo nome il già sindaco ma sapeva bene che mai il resto della sinistra (si, il resto della sinistra: da sempre sono stati il Pdci e Napoletano a tentare di unire la sinistra cittadina) avrebbe nuovamente optato per averlo come leader (per la sesta volta). Infatti Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Italia dei Valori (si, anche l'Italia dei Valori ingroiana... che non perse tempo a denigrare i bersaniani PD e Sel appena un mese fa) sosterrà il consigliere comunale uscente (unico del PD) Angarano.
Il MoVimento 5 stelle sonnecchia oppure ha in mente la solita strategia del silenzio stampa o simil silenzio stampa dettata dall'accoppiata Grillo-Casaleggio. Riuscirà a bissare il successone delle elezioni politiche o a livello locale la bolla di sapone si scoppierà lasciando al palo i grillini biscegliesi?
Ora attendiamo un candidato da poco meno dell'un per cento di 'Fare per fermare il declino' per ricomporre il quadro nazionale....
Il ballottaggio sembra la conseguenza quasi ovvia di questo frazionamento delle coalizioni.