Luigi Laguaragnella. 'Facciamolo!' Non è un’esortazione lubrica simile a quella del film di Carlo Verdone, ma è un appello pubblico creato da sei intellettuali del quotidiano “la Repubblica” per incentivare un nuovo governo d’alto profilo che attui seriamente e concretamente il cambiamento, che a torto o ragione, le votazioni dello scorso 24 e 25 febbraio ha sancito.
L’appello è “scritto ad alta voce” e richiama all’impegno delle due Camere che, mai come adesso sono rappresentate da un cospicuo numero di giovani e di donne, di non cadere nei soliti giochi di partito e di interessi personali, diffidenze e conflitti d’interesse.
Il “facciamolo” esprime la volontà di entrare concretamente nella realtà della vita degli italiani e prendere decisioni per il bene del paese. Nella lettera si toccano i punti necessari per ritornare ad una sobrietà e onestà della politica che deve essere in grado di scegliere per il bene comune: la legge del conflitto di interesse che ingabbia l’informazione, le leggi anti-corruzione, la riduzione dei rimborsi statali, la lotta alla mafia, l’emergenza della fuga dei cervelli e i fondi alla scuola pubblica. Gli intellettuali di Repubblica si rivolgono soprattutto al Movimento 5 stelle affinchè non chiudano con ottusi no al governo, proprio perché è in ballo la democrazia e il bene dell’Italia.
I sei intellettuali (Remo Bodei, Roberta De Monticelli, Tomaso Montanari, Antonio Padoa-Schioppa, Salvatore Settis, Barbara Spinelli) auspicano la politica del fare che in vent’anni di politica non si è mai realizzata. Molte sono le questioni che richiedono innanzitutto un impegno attivo che prescinde dal partito.
In quel “Facciamolo” è sintetizzata un’occasione da non perdere per ridare credibilità e speranza ed è opportuno ricordare quest’educato urlo ad ogni italiano che può aderire a questa, magari astratta richiesta cui hanno dato il loro appoggio anche celebri personaggi di vari settori: Michele Serra
Roberto Benigni, don Luigi Ciotti, Oscar Farinetti, don Andrea Gallo, Lorenzo Jovanotti, Carlo Petrini, Roberto Saviano. Ogni italiano è chiamato a porre attenzione attivamente a quello che il prossimo governo affronterà.
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