ROMA. Sarebbe necessario "cacciare a calci" i parlamentari che cambiano casacca. E' l'auspicio che Beppe Grillo esprime in un post sul suo blog dedicato al fenomeno della 'circonvenzione di elettore'. Il leader del M5s si scaglia contro gli eletti che possono fare, "usando un eufemismo, il cazzo che gli pare senza rispondere a nessuno". La "circonvenzione di elettore" scrive Grillo, "e' una pratica molto comune nel Parlamento Italiano, adottata da voltagabbana, opportunisti, corruttibili, cambiacasacca".
"L'elettore" continua, "al momento del voto, crede in buona fede alle dichiarazioni di Tizio o Caio, di Scilipoti o De Gregorio. Lo sceglie per la linea politica espressa dal suo partito e per il programma. Gli affida un mandato di un lustro, un tempo lunghissimo, per rappresentarlo in Parlamento e per attuare i punti del programma. Gli paga lo stipendio attraverso le sue tasse perche' mantenga le sue promesse".
Il voto, scrive ancora il leader di M5S, "e' un contratto tra elettore ed eletto ed e' piu' importante di un contratto commerciale, riguarda infatti la gestione dello Stato. Se chi disattende un contratto commerciale puo' essere denunciato, chi ignora un contratto elettorale non rischia nulla, anzi di solito ci guadagna. E' ritenuto del tutto legittimo il cambio in corsa di idee, opinioni, partiti. Si puo' passare dalla destra alla sinistra, dal centro al gruppo misto, si puo' votare una legge contraria al programma. Insomma, dopo il voto il cittadino puo' essere gabbato a termini di Costituzione".
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