Ilva: famiglia donna morta tumore cita azienda

TARANTO. Ancora una tegola per l'Ilva. Il marito e i due figli di una donna di 60 anni morta meno di due anni fa per una grave forma tumorale di carcinoma della cervice uterina hanno intentato una causa civile contro l'azienda con stabilimento a Taranto per i danni che avrebbe subito la loro congiunta per l'inquinamento prodotto dagli impianti dell'area a caldo.

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La donna viveva nel rione Tamburi, lo stesso che si trova a ridosso del siderurgico dove la concentrazione di inquinanti e' piu' marcata, come maggiore e' l'incidenza delle patologie tumorali. L'impianto probatorio si avvale della documentazione formata e acquisita agli atti del processo penale a carico dell'Ilva per presunto disastro ambientale, nell'ambito del quale il gip del Tribunale di Taranto Patrizia Todisco ha disposto, mediante l'incidente probatorio, due accertamenti peritali e, precisamente, una perizia medico-epidemiologica ed una perizia chimico-ambientale.

Le perizie hanno collegato, nel primo caso l'incremento delle malattie tumorali nella zona di Taranto rispetto alla media nazionale all'attivita' inquinante dell'Ilva e, nel secondo, le sostanze inquinanti rinvenute e monitorate alle specifiche emissioni caratteristiche del processo produttivo dell'Ilva e non di altre industrie presenti sul territorio.

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