Lecce, arriva Smart Community
BARI. Aarhus (Danimarca), Berlino (Germania), Birmingham (Regno Unito), Santander (Spagna), Trento e Lecce (Italia): sei città europee e cinque Paesi a convegno, giovedì 14 marzo, a partire dalle ore 9, alle Officine Cantelmo di Lecce, per il workshop internazionale “European opportunities looking at our territory: Lecce Smart Community”.
L’evento, organizzato dall’Assessorato alle Politiche Comunitarie del Comune di Lecce in collaborazione con la Camera di Commercio di Lecce, del Distretto Tecnologico Dhitech e con il contributo del Progetto Europeo “Outsmart” (con traduzione simultanea), ha come obiettivo la presentazione dei risultati del Progetto Europeo “OUTSMART”, attraverso la voce delle città protagoniste dello stesso e con l’intervento dello European Network of Living Lab (EnoLL).
Nello scenario contemporaneo di una crisi globale che non risparmia colpi durissimi alle economie e agli habitat nazionali e locali, diventa infatti di vitale importanza innescare processi di innovazione in grado di apportare miglioramenti significativi alla qualità della vita delle città , garantendo peraltro la sostenibilità dell’intero sistema economico, sociale e ambientale nel lungo e medio termine. In questo contesto la Smart Community diventa fondamentale per sviluppare una visione olistica - cioè globale e complessiva - dell’economia, capace di assecondare i cambiamenti di scenari in corso e di favorire al contempo uno sviluppo più equo, solidale e sostenibile dell’economia stessa.
Un processo già avviato con il Living Lab di Puglia@service, che verrà presentato come opportunità concreta di sviluppo per il territorio pugliese e che prevede la partecipazione diretta dei cittadini-utenti al fianco delle istituzioni coinvolte nel progetto, consentendo un utilizzo “smart”, sostenibile e proficuo, delle nuove tecnologie e dell’integrazione dei servizi e superando di fatto i compartimenti stagni che spesso limitano la capacità degli enti pubblici di incidere positivamente sulla qualità della vita diffusa delle città .
Il workshop si concluderà infatti con l’intervento del presidente del Major Cities of Europe, Giorgio Prister, che modererà una tavola rotonda di confronto tra operatori locali e gli ospiti internazionali, e con l’invito del sindaco Paolo Perrone a tutti gli operatori a partecipare attivamente al percorso di confronto e concertazione avviato dal Comune di Lecce sul tema “Lecce Smart City”, auspicando l’utilizzo del Living Lab come strumento di raccordo fra le necessità del capoluogo salentino e i nuovi modelli politico-amministrativi europei: obiettivo, favorire nuove sinergie e partnership in vista della nuova programmazione comunitaria 2014/2020 e della candidatura di Lecce a Capitale Europea della Cultura 2019.
L’evento è stato presentato questa mattina a Palazzo Carafa. “L’appuntamento di giovedì, cui prenderanno parte tutte le Smart Cities europee, sarà il punto di partenza verso la creazione di un tessuto economico intelligente - ha spiegato oggi l’assessore alle Politiche Comunitarie Alessandro Delli Noci - Lecce Smart Community rappresenterà l’inizio di un percorso per il quale auspichiamo un dialogo con tutta la città , ma soprattutto con le imprese e con tutti gli altri enti che operano sul territorio. E Lecce, grazie alla grande attività di lobbying portata a termine dal Comune di Lecce, sarà coinvolta in questo esperimento di sviluppo che parte dal basso”.
“Abbiamo chiesto, infatti, a tutti gli enti e le aziende che fanno ricerca applicata sul territorio - ha aggiunto il dirigente del settore Raffaele Parlangeli - di orientare tutte le loro attività in questo senso: trasformare Lecce in una Smart City comporterà infatti un deciso innalzamento della qualità della vita dei leccesi”.
Soddisfatto anche Alfredo Prete, presidente della Camera di Commercio di Lecce: “Il prossimo passo sarà quello di spiegare con precisione ai cittadini gli enormi benefici derivanti dalla scelta di percorsi di questo genere. In tal senso la Camera di Commercio fungerà da cassa di risonanza presso gli imprenditori del settore, anche perché le iniziative legate a questi argomenti sono attrattive di grandi finanziamenti in materia: e sappiamo quanto questo possa essere importante, in un momento di grandi difficoltà come questo”.