Lecce, "Ma non vanno protetti soltanto gli animali nei circhi"


LECCE. Il consigliere Gianluca Borgia interviene nel dibattito sulla presenza degli animali negli spettacoli circensi.

Il Comune, come si sa, ha  approvato la mozione del collega Montinaro contro l’utilizzo degli animali nei circhi equestri. Ora l’assessore  all’Ambiente, Guido, a mio parere, deve andare oltre se afferma che “la Città si propone come punto di riferimento culturale nel panorama nazionale ed europeo contro lo sfruttamento delle bestie,  per solo diletto”.

Non c’è dubbio che la direzione da perseguire, per non assistere alla morte delle oltre cento attività circensi che operano nel nostro paese, sarebbe quella di valorizzare al meglio la bravura di giocolieri, trapezisti, clown, comici, mimi, contorsionisti, eccetera eccetera.

Per questo problema, tuttavia, bisognerebbe innanzitutto far leva sui bambini ed i ragazzi, i veri  fruitori degli spettacoli circensi, facendo intervenire nelle scuole cittadine  dell’obbligo, alcune figure di specialisti per far comprendere - prima ancora di negare l’autorizzazione all’attività circense - che gli animali non devono mai essere maltrattati o seviziati, bensì che rappresentano anche una risorsa per l’uomo (ad esempio mangiare la carne serve per l’accrescimento, molti piccoli animali servono per le ricerche scientifiche, eccetera)

Come anche va insegnato,  sempre per un problema di civiltà, che alcune specie animali non vanno allevate per essere sacrificate per la moda, per l’abbigliamento (visone, volpi, eccetera) e che la caccia, paragonata dagli amanti di questa mattanza ad uno sport, altro non è che una vera e propria guerra contro i pochi esemplari selvatici rimasti in vita.

Per non parlare, infine, della necessità di attrezzare la città con canili moderni e confortevoli, per i tanti randagi che girovagano nelle nostre piazze e strade, affamati e malati.

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