Lecce, via a concorso di idee per i 288 mln della 275 a quattro corsie


LECCE. “E se destinassimo il finanziamento di 288 milioni di € di Regione Puglia e Cipe della SS 275 a quattro corsie Maglie-Leuca a scopi sociali?”.

L’idea è del giornalista salentino Francesco Greco, che ha firmato il libro “Quattro corsie e un funerale” (275 “No” al Salento sfregiato), edito nel 2012 da Miele di Gagliano del Capo, dove riflettono una quarantina di intellettuali, tecnici, artisti, imprenditori, ecc. da tutto il mondo. Con posizioni sfumate, inclusa l’idea della strada-parco nel tratto Montesano Salentino-Santa Maria di Leuca.

”Parlo a titolo personale – si affetta ad aggiungere Greco – ma in un momento storico così difficile per tutti è il caso di ripensare l’intero progetto, così come si sta facendo per la Tav in Val di Susa e col Ponte sullo Stretto di Messina. Facendo restare sul territorio quei soldi, con un circuito virtuoso, si creerebbe vero lavoro e autentico sviluppo”.

Posto che i politici vogliano riflettere sull’argomento, quale potrebbe essere la destinazione di quella montagna di soldi?

Greco non ha dubbi: “Non devono andare perduti ma essere impiegati per l’economia di una terra che una rivista turistica nazionale non molti giorni ha dichiarato la più bella d’Italia”.

Tradotto meglio? “Non c’è che l’imbarazzo della scelta – aggiunge ancora Greco – si potrebbero finanziare interventi di riqualificazione e vivibilità del territorio, viabilità  inclusa, ma anche qualche depuratore costiero nella zona del Capo di Leuca, oppure aiutare le imprese del Tac a riqualificarsi, a competere sui mercati finanziando la riconversione con la formazione, l’innovazione, magari soccorrere le aziende in difficoltà, che non hanno accesso al credito, alle prese con Equitalia, vittime di usura, o costrette a pagare il pizzo. Si potrebbe lanciare un concorso di idee: i salentini hanno molta creatività e amano la loro terra: troverebbero loro stessi, dal basso, la soluzione migliore”.

4 Commenti

  1. F.Greco parla con estrema saggezza. E’ però desolante dover giustificare un impiego produttivo e saggio del denaro pubblico con il fatto che siamo in mezzo ad una tremenda crisi economica. Buon senso vorrebbe che anche in tempi migliori i soldi dei contribuenti venissero spesi bene. Qua no, occorre l’emergenza per poterne almeno parlare.
    Mille e mille voci dicono, anzi gridano, che nel Salento serve mettere a posto le buche delle strade e la loro (quando c’ è demenziale) segnaletica, modernizzare il trenino monovagone che arranca su binari tenuti assieme da bulloni e traversine degli anni 50, togliere la spazzatura dai bordi delle strade che son diventate trincee fra le discariche, propagare e far funzionare internet con affidabilità, tappare i buchi dell’acquedotto pugliese in modo da assicurare l’acqua quando serve, aggiustare la precarietà della rete fognaria che ad ogni temporale tracima nelle buche delle strade formando acquitrini di m..a, aggiustare i depuratori, spostare quelli che son stati collocati a casaccio.
    Invece – ahinoi - c’è chi pensa, come il Presidente Gallone, che la priorità sia fare più campi da golf. Per forza che i grillini trionfano.

    RispondiElimina
  2. Proprio in questi giorni apre a Milano la 10^ edizione di “FA’ LA COSA GIUSTA!” alla FIERAMILANOCITY dal 15 al 17 marzo. La Fiera Nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili cade in un momento difficile e di passaggio per l’economia. L’Italia, contrariamente agli elementi negativi recessivi, si evidenzia un paese all’avanguardia nella innovazione, a quanto risulta nel primo rapporto sul benessere eco-sostenibile dell’Istat. Protagoniste saranno le relazioni, quelle umane radicate nel corso degli anni e quelle economiche. Al centro della esposizione gli stili di vita: nell’alimentazione, nella moda e nella partecipazione riassunta nello slogan “Il futuro è di chi lo fa”. Due temi importanti compaiono fra le emergenze sociali e ambientali: la violenza contro le donne e la mobilità sostenibile, sull’utilizzo della bici per recarsi al lavoro e per il trasporto di merci, sui percorsi a piedi nelle città e lungo le vie della fede (il Cammino del Nord fino a Santiago de Compostella), la mobilità elettrica e la presentazione di Elettrocity con oltre 100 veicoli elettrici disponibili per le prove e per l’acquisto. E’ matura ormai la consapevolezza che le nuove opportunità economiche passino dalla offerta di prodotti e servizi che inducano a una nuova scelta di stili di vita ecocompatibili, per es. nell’abitare green, nella critical fashion, nella cosmesi, in una cucina indirizzata contro gli sprechi alimentari (ognuno di noi butta in media in pattumiera nel corso di un anno circa 108 kg di cibo), con lo scopo di ingenerare comportamenti virtuosi. Ancora una volta la premessa (e la sfida) è necessario essere portatori di un nuovo e diverso modello di sviluppo, dove alle grandi strade e alle imponenti opere che feriscono il territorio si oppone una diversa modalità di vivere e per questo occorre imparare ad essere ricettori di un turismo responsabile, che sia consapevole dei limiti delle risorse. Ecco perché tutti gli ammodernamenti proposti devono tenere conto della fragilità del territorio e della sua ricchezza ambientale e culturale, rivedendo anche le modalità di spostamento compatibile per es. - questa sì che sarebbe una vera innovazione! – realizzando delle piste ciclabili di fianco alle strade statali che attraversano il Salento e rivedendo i tracciati della linea ferroviaria che risalgono alla fine '800/inizi '900, raddoppiando i binari, ammodernando le vetture, trasformandola in metropolita leggera che parta dall'aeroporto di Brindisi e arrivi a Otranto da una parte e a Santa Maria di Leuca dall'altra. Questi sono gli investimenti compatibili! Cominciamo allora a scrivere una pagina nuova per il Salento, coinvolgendo Amministrazioni Pubbliche, Associazioni e semplici cittadini in modo da scegliere insieme le modalità di piani di sviluppo eco-compatibili che portino non sviluppo ma vero “progresso” - come diceva Pier Paolo Pasolini.

    RispondiElimina
  3. Abbiamo bisogno delle quattro corsie. Questo non è un disastro ambientale o uno sfregio. Quelli sono bel altri e riguardano le amministrazioni comunali. Un piccolo Esempio? Il depuratore nelle vicinanze di Tiggiano, Corsano e Tricase. E' solo un piccolo esempio perchè di scempi ne hanno fatti tanti. Questa è una cosa seria e credo molto utile, altro che disastro! Ne fanno tanti di disastri!

    RispondiElimina
  4. vorrei aggiungere ancora una cosa: si tratta solo di allargare quella che già c'è! non vedo tutto questo scempio.

    RispondiElimina
Nuova Vecchia

Modulo di contatto